giovedì 31 luglio 2008

Co(g)ito ergo sum

Dopo una giornata di lavoro, mentre pulisco il bagno, medito.
Ma lo sapete che da contratto, un'apprendista gelataia per cinque ore giornaliere dalle 17 alle 22 per trenta ore settimanali, inclusi sabato e domenica, guadagna mensilmente 460 euro lordi, il che significa forse 360 euro netti?
L'equivalente che un padre divorziato dovrebbe versare in assegno di mantenimento alla prole, e nel caso in cui sia latitante verso i propri doveri genitoriali, oggetto di querela.
La quale, nei tempi di Internet, si puo' produrre sul web o cartacea, ma rigorosamente in quintupla copia con tanto di facsimile redatto dal querelante.
Che poi se il genitore risulta nullatenente o non dichiara i redditi, ti attacchi al tram.
Poi leggo e sento di ragazzini e ragazzine in vacanza a New York, o addirittura in Australia col Papa, mentre altre figliole, ugualmente e forse piu' studiose, si spezzano la schiena a quattro euro all'ora, il costo di un pacchetto di sigarette.
E' che i loro genitori in carriera guadagnano assai, oltremodo se dirigenti nel settore pubblico, alla faccia di Brunetta che colpisce le madri di famiglia sole, costrette a recarsi al lavoro anche se malate, pena la decurtazione dello stipendio gia' miserevole e intaccato dai prestiti.
Mentre i cosiddetti fannulloni, benestanti o mantenuti nonostante le tacite corna da coniugi facoltosi, oppure parenti e gregari di politici, possono godersi i giorni di assenza per malattia presunta o reale; magari svolgendo nel contempo consulenze professionali da migliaia di euro mensili, con buona pace dei precari veri.
Lorsignori i quali, alla pari di chi fa le leggi, possono usufruire di domestici, coniugi, amanti, segretarie, servili, serventi e disponibili, facenti veci nell'approvvigionamento di viveri, farmaci, certificati medici, durante l'orario prescritto coatto da arresti domiciliari di controllo della visita fiscale.
A proposito di fisco, coloro che invece onestamente guadagnano compensi minimi di sopravvivenza rasentando quasi la soglia di poverta', vengono tartassati puntualmente con accertamenti annuali, poiche' e' risaputo che gli evasori fiscali sono i lavoratori a reddito fisso con detrazione alla fonte.
E cio' avviene quotidianamente con qualsivoglia governo e amministrazione, a destra come a sinistra.
Poi ci sono i finti poveri, ovvero i poveri per una vita intera, che beneficiano non solo di agevolazioni laiche ma pure cristiane come la spesa gratuita in canonica di viveri di prima necessita',  mentre votano a favore nelle assemblee condominiali al contributo per il costo di montaggio di una antenna Tv che consenta l'abbonamento al digitale terrestre e a Sky.
Pur essendo famiglie certificate indigenti a canoni d'affitto risibili in case popolari, non è inusuale che possiedano l'ultimo modello di cellulare, motorino, televisore a grandezza cinema, e tutte le mercanzie  promozionate dalle televisioni commerciali.  
E per forza, non pagando niente, avendo tutto gratuito, mantenuti dallo Stato e dai contribuenti che pagano le tasse, quei soldi che prendono in nero non dichiarati andranno pur spesi. 
Talvolta mi domando se non fosse stato piu' produttivo e redditizio investire nella professione esentasse di peripatetica; oppure modello borgatara tossica o violenta tipico caso da assistenza sociale.
In alternativa avrei potuto fare la moglie borghese mantenuta, stile ritratto di famiglia, casalinga, annoiata, e complice di trasgressivi reciproci tradimenti coniugali.
Ultima opzione rimanente, sarei potuta divenire la concubina, la cortigiana, l'amante di danarosi e pingui anziani signori dal Viagra blu come il Grande Puffo.
Ma non mi sarei ritrovata nelle vesti di Puffetta.

martedì 29 luglio 2008

Ilary

A volte la guardo dormire.
Ed e' cosi' bella.
Quale neonata, concepita in una notte folle di Capodanno, irrequieta e ribelle a ogni ecografia.
Forse mi specchio riflessa nella sua freschezza e giovinezza, velluto di rosa cullato sferzato dal vento.
Il suo nome dal sapor di cioccolata, dolce come il miele dei suoi capelli, color occhi nocciola.
Quando nacque il mio pensiero prima ancora di vederla furono le orecchie, e in effetti l'ape Maya cucciola venne alla luce con le antenne incollate al capino.
E quanto ronzava nelle notti insonni nottambula degna di madre, battezzata dal tocco paterno di carota sfuggito in un ragu' notturno.
La piccola goccia d'acacia crebbe con le fiabe del fratello adorato e adorante, che aveva creato per lei sola un mondo magico di peluche animati.
Stanotte osservavo fuori dalla vetrina come alla nursery, la mia principessa che serviva gelati, detergeva banconi e svuotava cestini, stanca mai di sorrisi.
E ho pregato quel Dio che se c'e' trasformi in arte tutto cio' che lei tocca, che il disegno dell'universo passi attraverso le mani fatate della mia bambina.
A chi domanda a chi somigli, sorrido.

Due agosto


Il due agosto ritorna Jack Folla.

Il due agosto modestamente nacqui io.







Il 2 agosto è il 214° giorno del Calendario Gregoriano (il 215° negli anni bisestili). Mancano 151 giorni alla fine dell'anno.
216 a.C. - Battaglia di Canne: Annibale distrugge l'esercito romano in quello che viene considerato uno dei capolavori della tattica militare.
1216 - Francesco d'Assisi riceve dal papa Onorio III l'Indulgenza del Perdono d'Assisi per la piccola chiesetta di Santa Maria della Porziuncola. Da quella data, ogni anno, nella giornata del 2 agosto, in tutte le chiese francescane, chi è confessato, pentito e assolto, può ricevere quella straordinaria forma di indulgenza che cancella ogni peccato.
1902 - Italia: entra in vigore il regio decreto legge che elimina l'obbligo delle catene per i detenuti.
1934 - Adolf Hitler diventa Führer della Germania.
1944 - Durante la notte, vengono uccisi tutti i 20.000 rom e sinti superstiti nel campo di concentramento nazista di Auschwitz-Birkenau.
1980 - Italia: alle ore 10.25 una bomba esplode alla stazione di Bologna causando 85 morti. La strage di Bologna è riconducibile alla cosiddetta strategia della tensione.
1990 - Kuwait/Iraq: l'Iraq invade il Kuwait, il che porterà alla guerra del Golfo.
1998 - Dopo 33 anni, dal 1965 che non accadeva, vince il Tour de France un italiano. Il suo nome è Marco Pantani.
Nel 1824 nasce Francesca di Braganza, principessa francese.
Nel 1878 nasce Ingeborg di Danimarca, principessa danese.
Nel 1962 nasce Maram al-Masri, poetessa e scrittrice siriana.
Il 2 agosto festeggia il compleanno Isabel Allende, scrittrice cilena.
In Costarica è giornata di festa nazionale: Nostra Signora degli Angeli.
Ricorrenze religiose: Madonna degli Angeli, Perdono di Assisi. Dal mezzogiorno del 1 agosto alla mezzanotte del 2 agosto è possibile conseguire l'indulgenza plenaria detta della Porziuncola o Perdono di Assisi visitando una chiesa parrocchiale o francescana.
In parecchie zone dell'Italia settentrionale, specie nell'arco alpino, il 2 agosto è considerato la festa dei maschi. 
(Wikipedia)

lunedì 28 luglio 2008

La mia amica

La mia amica contava i giorni alla soglia dei magici cinquanta.
Sorrideva dicendo: - finalmente -.
Dopo tempo che non festeggiava piu' compleanni, quella fu davvero una data speciale, il suo evento da ricordare.
Lei credeva al fato, al destino, nell'orologio biologico, nell'energia cosmica, alle verita' romanzate sulle wikka, sciamani, monaci tibetani.
Fin dall'infanzia asseriva che a cinquant'anni sarebbe partita per un viaggio, ancora bella, ancora sana, ancora lucida per un embargo senza bagaglio.
La mia amica agnostica e spirituale pregava di resistere sino al mezzo secolo, salutando infine i suoi figlioli cresciuti, accompagnati per lungo tratto e tenuti per mano, capaci ora a camminare da soli, mai soli.
Il suo amore lo saluto' una vita prima, tramandandogli in amorevole dono il segreto mistero della luce, per poter dirgli alfine: - vai -.
Prima di andarsene la mia amica lancio', lascio', segnali e anelli di fumo, col nome non da squaw ma capo indiano; nelle notti di luna piena s'ode ancora l'ululato d'un solitario coyote che la vede o pensa riflessa.
Di lei mai si seppe piu' nulla.
A me sola, per sorella alchimia, talvolta sussurra tra le fronde degli alberi, sfiora i capelli con alito di vento, s'insinua nelle nari sentore d'orchidea selvaggia, goccia di rugiada di mare quando bevo la pioggia a cielo aperto.

domenica 27 luglio 2008

Pazziando

Oggi mi gira cosi', d'esser prolissa.
E siccome quando mi piglia, scappa e non c'e' Cristo che tenga, scrivo.
Ci sto pensando seriamente.
Ad essere pazza.
D'altronde Paulo Coelho scrisse nel suo libro 'Veronika non vuole morire': 
- siate folli ma comportatevi da persone normali -.
Da ragazza ho fatto volontariato in un gruppo di antipsichiatria democratica, accudendo due bambine figlie d'una madre che lavorava e di un padre ospite a coazione dello Stato.
Mi ricordo ancora le sedute di libero ascolto, ove alcolizzati, sfigati e umanita' varia sfogavano le proprie ingiustizie e fallimenti esistenziali.
E sempre rimembro le parole dell'anziana psichiatra che affermava che le cause del disagio sono sovente sociali, talvolta di rado individuali.
Si sarebbe dovuto cambiare condizioni di vita, economiche e non solo, ai pazienti per ottenere la cura risolutiva, non coi farmaci sedativi mutuabili dei centri di assistenza istituzionali.
E aveva ragione.
Poi il P.C.I. che allora reggeva l'amministrazione pubblica cittadina, non concesse piu' i locali per tale attivita' terapeutica altamente sovversiva, veramente meramente comunista.
Cosi' l'esperienza si concluse, demolendo il caseggiato dei casi sociali e disperdendo ogni velleita' comunitaria.
La bambina Down di cui i genitori anziani si vergognavano ritorno' segregata in casa.
Le piccole orfane di padre carcerato divennero nuovamente nidi per pidocchi.
E la moglie coi lividi color del vino da marito ubriaco fini' ancora candidata al match di pugilato.
Ma se io me ne uscissi pazza, assistita a carico della comunita' equa e solidale con frequenza obbligatoria ai centri psichiatrici locali, svuotando regolarmente i medicinali prescritti nel cesso e simulando sintomi e comportamenti antisociali, godrei di serenita' gratuita e garantita.
In fondo un po' autistica gia' lo sono, anarchica e selvatica quanto basta, se resisto sino alla vetusta eta', potro' finalmente dichiararmi una vecchia bambina pazza.
E invece di concedermi a coglioni, darmi alla poesia come Alda Merini.

Non avessi sperato in te
e nel fatto che non sei un poeta
di solo amore
tu che continui a dirmi
che verrai domani
e non capisci che per me
il domani e' gia' passato.


Ti aspetto e ogni giorno
mi spengo poco per volta
e ho dimenticato il tuo volto.
Mi chiedono se la mia disperazione
sia pari alla tua assenza
no, è qualcosa di più:
è un gesto di morte fissa
che non ti so regalare.

(Alda Merini - Clinica dell'abbandono)

Vorrei un amore


Vorrei un amore
splendente come il mio nome
chiaro come la luce del sole
fresco come l'aria a primavera

Vorrei un amore
che ami le rughe anelli di vita
che sugga goloso stille di linfa
che rifugga climaterio




Vorrei un amore
geloso orgoglioso posseduto protetto
annidarsi rifugiarsi mai stanarsi
nascondino strega l'uomo nero

Vorrei un amore
ad accarezzare consolare
quel nodulo ai capelli
a irradiare lacrime non artificiali

Vorrei un amore
avvolgente penetrante insinuante
impotente a fare male
virile in tenerezza da amare.

Radio Ice

Bollettino meteorologico:
Piove su le tamerici salmastre ed arse, poco mosso il mar Artico.
News da Radio Ice:
Una sedicenne neo gelataia assunta a tempo determinato, nonostante il conflitto d'interessi tra piedi e attributi gonfi, rea di insolvenza verso la banca.
La genitrice svuotato occhio e cuore, provvedera' a saldare l'esoso debito finanziario della novella odierna Cosette de I Miserabili.
Navigando su Nettuno.net: 
In aumento le lamentazioni virtuali di mariti abbandonati alla calura estiva da mogli rese frigide dalla menopausa; uomini ingrati a donne eroine che con pietosa penosa menzogna occultano disfunzioni maschili salvaguardando senile virilita' e talamo coniugale.
Ritrovato Marcos del Chiapas, pare che abbia scritto un nuovo libro tornando sui vecchi temi dell'antagonismo. Identificatosi ora come Delegado Zero, si auspica che delegato non sia l'ultimo neurone disperso in mare.
Il Guardiano del Faro segnala nessuna nave all'orizzonte.
Recuperato lungo la battigia il tappo di una bottiglia, naufrago. 
E questo e' quanto in cotale giornata festiva dai gelidi mari di Atlantide.

sabato 26 luglio 2008

Mar Artico

Bollettino di guerriglia urbana:
Si resiste nel mar Artico galleggiando.
News da Radio Ice:
La minore apprendista gelataia oggetto di avviso di garanzia bancario, trovata disciolta quale cono proletario davanti alla focaccia capitale, sbuffando come la locomotiva contro l'ingiustizia.
La genitrice nonostante un occhio alla Borghezio dopo che ha preso il treno, tutela e vigila su salario e lavoro minorile.
Navigando su Nettuno.net:
Una marea di cretini invade le autostrade telematiche con sondaggi sul perche' la gente non va in vacanza, spendendo buoni consigli non potendo dare cattivo esempio.
Speciale comitive: offresi viaggio di solo andata in pellegrinaggio alle isole dello Tsunami.
Il Guardiano del Faro segnala che oltre alla luce, manca pure il lampadario. Comprare una candela al Guardiano del Faro.
Il fascino dell'uomo in divisa colpisce ancora: l'esercito munito di frustini a fustigare nei vicoli di Napoli chi getta cartacce, con sommo gaudio sadomasochista.
Lungo la battigia trovato un messaggio in una bottiglia: una novella erotica di Marcos del Chiapas a scopo umanitario.
Si auspica alfine di trovare una bottiglia piena.
E anche per oggi dai gelidi mari di Atlantide e' tutto.

venerdì 25 luglio 2008

Atlantide


SOS: Qui si galleggia. 
Notizie da Radio Ice:
Una banca scrive ad una sedicenne per un debito di ben diciassette euro di tenuta conto minacciando ritorsioni legali.
La quale sedicenne risulta essere in prova in gelateria a farsi due chiappe tante, invece che in ammollo in meritate acque marine vacanziere al pari di rampolli di politici, bancari e banchieri.
La genitrice ondeggia.
Navigando su Nettuno.net:
Ferie programmate non su Internet ma in Internet, della serie la crociera me la suono e me la canto, sperando che l'uomo del piano bar non si chiami Silvio.
Sul frigorifero latitano bollettini inevasi tristemente magnetizzati.
Oltre al blu post it: comprare un'autobotte di Vetril per la luce appannata del Guardiano del Faro.
Marcos del Chiapas e signorina anarchia dormono e russano assieme alla rivoluzione.
Lungo la battigia rinvenuta una bottiglia bevuta alla salute, sull'etichetta: li mortacci di sua zia.
Dai gelidi mari di Atlantide e' tutto per oggi.

mercoledì 23 luglio 2008

CC Festival

L'edizione 2008 del CC Festival - Creative Commons & Copyleft Culture Festival - si svolgera' a Parma presso la Fattoria di Vigheffio, struttura tra le prime in Italia ad ospitare pazienti psichiatrici, dal 24 al 26 luglio ed accogliera' tutte le opere a licenza libera con 'permesso d'autore'.
Ovvero connotate dalla possibilita' di utilizzo o ripubblicazione delle stesse, salvaguardando alcune semplici condizioni base per la libera circolazione.
Sara' un fine settimana poco teorico e molto applicativo, dedicato alla Musica Libera e piu' in generale alla Cultura Libera, cioe' a qualsiasi forma di espressione artistica e dell'ingegno umano che per la sua diffusione si avvalga di licenze Creative Commons e Copyleft.
Il fine e' di creare un'occasione di incontro, scambio e 'contaminazione creativa' tra artisti che hanno gia' scelto di affidare le proprie opere a licenze libere. 
Per fare in modo che sempre piu' artisti possano prendere in considerazione questa forma di diffusione.
CC Festival va preso per quello che e': un esperimento nato dall'idea di lavorare 'hands-on' con le licenze libere. 
Detto questo, le modalita' sono 'in divenire' e tutto e' ancora possibile. 
Alcuni dei contenuti nascono durante il festival stesso dalla contaminazione creativa tra gli artisti presenti.
La manifestazione, a ingresso libero e gratuito, vedra' alternarsi spettacoli teatrali, concerti e dibattiti, uno dei quali trattera' della distribuzione discografica attraverso i canali tradizionali e le licenze libere.
Un altro vertera' sul rapporto tra Creative Commons e informazione geografica, facendo riferimento alla commercializzazione dei software per navigatori satellitari che arricchisce soggetti privati attraverso lo sfruttamento di un bene pubblico come il satellite.

lunedì 21 luglio 2008

Selene

Non sono Madonna non sono Maddalena
non sono San Francesco patrono dei lupi
non sono Maria Goretti Madre Teresa
non sono il Dio Serpente non sono Giuda

Sono cucciola Luna con le stigmate del Padre
sono piccola Rom annegata nell'indifferenza
non sono seme svuotato 
quale 
voragine d'umanita'
non sono protesi profferta 
al salto tiro all'arto

Sono non sono luce coscienza a intermittenza
sono non sono mito di Atlante 
il peso del mondo
sono non sono Sisifo 
rutulante sul suo varicocele
sono Nemesi, Selene sono.

venerdì 18 luglio 2008

Vintage

Mi son vestita per te
e non sei venuto
trasparente la striscia
che separa Israele da Palestina
veli neri di vedova bianca
candida neve striata d'azzurro
al centro l'ombelico del mondo
tacchi a spillo a cucire trame.
Mi son spogliata da te
e non sei passato
avvolta in membra di terra promessa
del manto accolto lembo raccolgo
taglio purezza sbieco malizia
tessuto dal destino ordito
tra le pieghe parole imbastite
sull'orlo bave di seta.

Fantasma nel vento

Le rime d'un fantasma nel vento
da non confondersi 
con altre cento
m'invogliano con entita' 
a poetare
non v'e' istmo che separi 
dal mare

Senza presenza equivale 
ad assenza
senza mancanza 
non v'e' essenza
senza e' uguale a vuoto insieme
ove si spense luce di speme

Vedo non vedo spii da lontano
la curva di volo del cormorano
dorso inarcato l'ala ardita
solo chi osa v'immerge le dita.

Mondo bambino


Conosco un bambino 
da proteggere.
Ha paura del buio. 
Lo sguardo vago.
Una spina nel cuore. 
Il suo nome? 
Mondo.

giovedì 17 luglio 2008

Che ne sai?

Che ne sai tu di una vita di ruffiani
di gente immonda cosi' infame
che vive solo dietro le sue trame
da elemosinare ossi come cani
Che ne sai tu 
che vivi nel decoro
oltre una famiglia borghese di facciata
eletta a vile 
ipocrita barricata

fregiandoti di valor civile similoro
Che ne sai tu di zingare impronte
di nomadi bambini figli di un dio minore
al prezzo di mercato virgineo plusvalore
a padri in leasing macchie di purezza pronte
Che ne sai tu di chi sopravvive agli stenti
con l'affanno del giungere a fine mese
sogni a rate cambiali di utopie senza pretese
voti di scambio proni a dichiarazioni d'intenti
Che ne sai tu di scrittrici pietre nelle tasche
di montagne terroriste seppellite da risate
di mari genovesi testimoni di retate
pesci rossi divorati da piranha nelle vasche
Che ne sai tu di occhi d'antilope nel deserto
predone assetato all'oasi del guizzo animale
illuminato da una verita' sacrificale
hai trovato la tua risposta a cielo aperto.

mercoledì 16 luglio 2008

Se


Se dietro ad ogni atto di terrorismo si celasse un amore mancato, ebbene sarei terrorista.
Le parole come armi, roba greve da Subcomandante, rasoiate alla Cyrano, note ebbre alla Guccini, e talvolta di Rossana, l'eterea fanciulla lieve innamoratasi coi versi.
Se l'amore fosse un fatto rivoluzionario, amore come anarchia, all'amore come alla guerra, osannerei i ribelli e accuserei i disertori.
Se il sesso evocasse sonata e magia, tantra e misticismo, tenero e selvaggio quale fiore cresciuto nel deserto, mai darei perle di sudore ad abbeverare porci.
Se aggrappati alla vita bastasse attaccarsi a capelli, ogni treccia farebbe scalino, una coda fluente cavallo, e quei nodi rifugio di tregua nido d'amore trovato.

venerdì 11 luglio 2008

Bufale e bufali

In Rete da anni circolano le cosiddette bufale telematiche, ossia notizie inventate e diffuse come se fossero vere, pure le piu' assurde, che gli utenti fanno circolare sino a renderle credibili, in una sorta di rito collettivo orgiastico dalla parvenza di tam tam tribale.
Famosa e' ad esempio la storia dei gatti bonsai, ovvero piccoli mici custoditi in vasi di vetro come velieri in bottiglia.
Oppure quella del cane randagio all'esposizione d'arte di un paese sudamericano, legato alla catena e lasciato morire di fame e di sete.
Altrettanto celebre altresi' e' il sito di Paolo Attivissimo, che puntualmente da anni raccoglie e smentisce tali pseudo notizie dimostrandone l'infondatezza, in nome della controinformazione e della libera corretta informazione anti bufala.
Chi ben conosce i meccanismi di trasmissione del passaparola su Internet e sui media - l'ha detto la Tv o l'ho sentito al Tg - e su veline istituzionali e governative, sa come una notizia sebbene priva di fonti o documentazione comprovata, possa essere creata ad arte e trasmessa fino ad autoconvincersi e convincere gli altri che sia vera e reale senza alcuna ombra di dubbio.
Amando gli animali, ovviamente detesto chi li abbandona, maltratta, sopprime o li lascia marcire nei canili.
Ma soprattutto odio ogni integralismo che procura cecita’.
Atteggiamento negativo che talvolta riscontro anche negli animalisti, o comunque in coloro che sposano una causa come fosse la sola verita' possibile.
In Rete oltre alle bufale circolano anche i bufali.
Personaggi e figure virtuali che in cotale zoo metafisico di galline, capponi e pennuti vari, a differenza di chi verga, digita, con la leggerezza di una piuma d'oca parole, irrompono in una folle corsa da era glaciale approvvigionandosi attenzioni e cibo senza curarsi degli altri e distruggendo l'ecosistema esistente.
Sono i vandali delle comunita' online, prolificanti soprattutto nel periodo estivo, che spulciandosi a vicenda nella calura pidocchiosa spadroneggiano refrattari ad ogni regola di convivenza civile.
Proprio come accade nella vita reale, ove la legge non solo non e' uguale per le quattro piu' alte cariche dello Stato, ma neppure per la gente cosiddetta normale, nonostante norme e codicilli.
In questo condominio chiamato Paese ogni abitante anche di nuova generazione impara ben presto la differenza tra testi di scuola, regolamenti, editti costituzionali e realta'.
Tutto il resto rimane carta scritta - dieci piani di morbidezza - e utopia.
In ogni luogo in cui vige e vince prepotenza, arroganza, supponenza, al posto di ragione, intelligenza, sensibilita', porgere le proprie scuse di tardivo pentimento e’ come entrare in una moschea senza levarsi le scarpe per poi pronunciare un pardon d'occidentale maniera.

venerdì 4 luglio 2008

Ombrelloni

Sotto l'ombrellone vi racconto una storia.
C'era una volta lo Statuto dei Lavoratori.
Poi vi era la Scala Mobile.
E infine il Paniere dei beni indispensabili dai prezzi calmierati.
Un brutto giorno arrivarono i Bravi dei Sindacati.
Svendettero Scala Mobile e Paniere in cambio di ministeri, poltrone da sindaco, azionariato e finanziamenti da partiti, aziende, cooperative.
Dopo di che giunsero i Mago Merlino di Sinistra.
Estraendo il coniglio dell'euro dal cappello tricolore, e segando con la scatola magica della Tv le gambe allo Statuto dei Lavoratori, riducendolo a Statuto dei Precari.
Ultimi vincitori di cappa e spada e tiro con l'arco, furono i Lanzichenecchi di Destra.
I quali dichiararono guerra mediatica a barbari, zingari e fannulloni.
Col plauso della regina Confindustria, che in periodo di recessione non aveva piu' bisogno di schiavi.
Dopo sei mesi di battaglia su quotidiani, televisioni, radio, il popolo si convinse che se proprio doveva nuotare nella melma, tanto valeva affossare tutti, e invece di chiedere pane s'accontento' dell'eletta brioche siliconata e geneticamente modificata.
Col risultato che la gente pur non avendo piu' lavoro sicuro e tanti precipitando da impalcature o arsi vivi nei roghi delle fabbriche, si sentiva comunque tutta uguale nei miseri salari e nel digitale terrestre.
Mai domandandosi se fosse peggio lo scippo di un borsellino, o un borsellino vuoto scippato dai propri governanti, padroni, banchieri, finanziarie, supermercati.
La gente lavorava sino a dieci ore al giorno, anche in malattia pena la decurtazione dello stipendio, cosi' come era accaduto con sommo gaudio popolare ai fannulloni servi del Re.
La prole cresceva sempre piu' abbandonata a se stessa ma in compagnia di Internet, cellulari e cocaina.
Le famiglie si raccoglievano alla sera intorno al desco famigliare ed alla divina Sky in silenzio e riverenza devota.
Sognando una moglie filiforme e soda senza emicrania, o un marito virile non stressato facente funzioni coniugali. 
Oppure una figlia velina o un figliolo calciatore, educati fin da bambini alle Nike in cambio di ruffiane moine.
E mentre la pubblicita' all'ora dei pasti propinava pomate per emorroidi e secchezza vaginale, pannoloni per incontinenti, soluzioni asettiche per dentiere, clisteri, cataclismi, gargarismi, il popolo viveva felice e contento sull'Isola che non c'e'.
Frattanto il Re Nudo gioiva e godeva delle pozioni magiche elargite ai suoi sudditi, votanti ed elettori.

mercoledì 2 luglio 2008

In Italia

Sto soffocando in questo afrore di paese marcescente, se continuo cosi' ci lascio le penne, non intendo vitali bensi' neurali.
Se incontrassi oggi uno che mi dice ti porto via, nemmeno gli domanderei dove e in cambio di cosa.
La nausea e' assoluta e ormai refluisce in un rigurgito acido come il latte cagliato.
Non si pensi comunque che se al governo abbiamo gli schedatori di bambini, nelle amministrazioni di fazione opposta accada di meglio, anzi.
Fanno scandalo le schedature Rom ma almeno sono gratuite, invece nelle case popolari succede che tanti pagano affitti irrisori lavorando in nero, comprando moto, costose auto e abbonamenti a Sky, con buona pace di chi paga le tasse, lavora in regola, mantiene la prole, non disturba il vicinato, e paga un affitto corrispondente a meta' del proprio reddito.
Sto scrivendo di extracomunitari e Rom?
Affatto, mi riferisco ad italiani nostrani, assistiti e beneficiati dalla politica sinistrata pelosa e ipocrita, peggio della Democrazia Cristiana di vecchio stampo.
E il bello della diretta e' che poi le votano pure contro.
Mentre la gente corretta e onesta nessuno la tutela.
E' la democrazia bellezza, ove vince la maggioranza, anche se conclamata di fessi, nei condomini come ai governi, col beneplacito di entrambe le fazioni politiche.
E chi non arriva all'ultima settimana del mese non resta che consolarsi con un orgoglione od una velina.

martedì 1 luglio 2008

La societa' dei magnaccioni

A tavola, commentavo con mia figlia le notizie del telegiornale piu' interessanti.
Come l'auto del Principe Tampax, mentre a Roma non funzionano gli ascensori delle case popolari causa pignoramento all'Ente.
Sicche' mi domandavo come si possa ancora vivere in un simile Paese, allo sfacelo e sFascio totale.
La mia figliola sedicenne, candidamente e lucidamente mi ha fornito la risposta illuminante: 
- Mamma, finche' c'e' la fila alla selezione delle veline e le famiglie le sostengono, si vede che vogliono farsi mantenere e arricchirsi sulle figlie -.
Ecco, siamo un popolo di magnaccia, governati dall'Eletto Sir Magnaccia.

Non puede

Ebbene si' lo confesso, a me dei Di Pietro, Veltroni e Grillo in vacanza in Costa Smeralda frega niente. Considerato che nessuno mi paga affitto, scuola, sanita', ne' tantomeno vacanza.
Si fa presto a fare i giusti con la pancia piena.
Con la differenza che i loro figli pure con la testa vuota hanno universita', promozione, lavoro garantito e vacanze premio.
I figli della povera gente invece devono lottare ogni giorno per guadagnarsi un pezzo di carta inutile e un lavoro schifoso, il mare lo vedono solo in cartolina o i piu' fortunati su Internet.
Ieri ho portato il micio dal veterinario per la vaccinazione, il dottore che sempre si informa sui progressi scolastici di mia figlia le chiede:
- La mamma e' stata generosa con te per la promozione? - 
E lei ha risposto con un sorriso imbarazzato: 
– Non puede –. 
Ecco appunto, non puede fa venire voglia di spaccare tutto, televisori, palchi, aule di tribunali e teste incluse, e di augurare ai tanti una vacanza in Siberia senza biglietto di ritorno.
E' proprio vero che la rivoluzione la fa chi non ha nulla da perdere.