giovedì 30 aprile 2009

Ai bambini perduti nel bosco

Oggi ho comprato saponi 
a lavar via la paura 
a ridare freschezza 

Colori per dipingere 
una terra promessa 

Peluches da abbracciare 
e scaldarsi nel gelo 
di notti senza stelle 

Libri per sorridere e pensare 
Una palla per giocare 
e scagliare lontano 
la rabbia il dolore 

Non si puo' comprare una carezza 
ma inviare una speranza 
con amore ferma certezza.

lunedì 27 aprile 2009

Bugie nane

Vengo ora dalla dichiarazione dei redditi. 
Alla mia domanda: 'ma non e' previsto il versamento dell'otto per mille o del cinque per mille a favore dei terremotati abruzzesi?' 
La risposta e' stata: 'si' ne hanno parlato ma non e' stato fatto il decreto'.
Perche' viviamo nel Paese del bluff, dei bari, ove i pirati cantano sulla cassa da morto, si mostrano, sorridono, con movenze da bagasce televisive, si riuniscono al Giotto che non e' il cerchio illustre ma un punto nero, che a spremerlo uscirebbe tutto il laido del mondo.
Riflettori sempre accesi su una regione catastrofica, sopra gente calamitata, senza vergogna di chi riprende senza ritegno, di chi registra, senza piu' rispetto, dignita' per chi viene immortalato in miseria, nello strazio, in tendopoli come al gabinetto. 
Sul nuovo palcoscenico dell'orrore, si fan feste, la polizia, i sindacati, si balla la rumba su una terra gia' scossa, ma benedetta anche dal Papa.
Suona la fanfara dei finti editti, falsi proclami, costruiti a misura per lanciare lavatrici, frigoriferi, auto sul mercato, ecologici e deducibili dai redditi solo sulla carta straccia, come il progetto della nuova Aquila, edificata sulla melma e su modello di Milano due. 
Contenitori senz'anima, ad immagine e somiglianza del vuoto a perdere di bacate menti. 
Non v'e' necessita' di un decreto d'urgenza a favore di fondi puliti per i terremotati, provocherebbe un conflitto d'interessi con chi ne sforna a iosa per i propri affari e intrallazzi personali, di lobby, mafiosi. 
E poi sui fondi puliti devoluti dalla gente pulita, si esigerebbe controllo, vigilanza, dimostrazione di atti e fatti. 
Meglio continuare ad inquadrare terremotati sereni e riconoscenti, governanti sorridenti, alte benevolenze, eminenze del clero e dello Stato, recitando in un sol copione per il popolo credulone la favola dei vestiti dell'Imperatore. 
Finche' non ci sara' un fanciullo - bambino d'oro tirato su ad arrosticini - a gridare che il Re e' nudo.

sabato 25 aprile 2009

Libera resisto

Alla fattoria degli animali, aviaria, mucca pazza, peste suina.
Al porcile di Pasolini doppiopetto e cravatta blu.
A sagrestane svastiche al braccio  croci uncinate ad anime nere. 
Al verde marcio d'amare bili a briciole di kebab intolleranti. 
Agli aguzzini fascisti ineguali ai morti rosso partigiano.
Al ghigno bianco sciacallaggio su macerie terremotate reality show.
Al giallo palude di ruffiane zanzare in sabbie immobili d'un giornalismo vile. All'abbaglio fluorescente dei soli nucleari semi d'arancio geneticamente modificati.
All'invisibile filo viola della follia tessute trame da signori delle mosche. 
Ai grigi orizzonti vane vacue promesse, neutro di volti anonimi, afone voci, spettri, fantasmi d'essere che non c'e' .
Al rosa confetto indizio d'amore delebile, smacchiato, invissuto.
Ai colori del pittore e al suo pennello precipitando nel black hole della tavolozza.
Libera resisto.

martedì 21 aprile 2009

Governo pinocchio pidocchio

Ricevo una lettera dal preside del liceo artistico di mia figlia, a nome anche del Consiglio d'Istituto.
'Come tutte le scuole dell'Emilia Romagna (e di poche altre regioni italiane) l'Istituto ha ricevuto solo parzialmente le somme dovute da parte del Ministero dell'Istruzione. Al momento, il debito ammonta a circa 300 mila euro. Addirittura non e' dato di sapere se, e in quale misura, il Ministero accreditera' i fondi per l'ordinario funzionamento relativo all'esercizio 2009.' 
'Si coglie l'occasione, infine, per comunicare che la destinazione del 5 per mille a favore dell'Istituto non puo' aver luogo. Difatti non e' stata accolta la richiesta in tal senso presentata dalla nostra scuola (come da alcune altre scuole). Il versamento del 5 per mille, effettuato da molti genitori, docenti e altri dipendenti dell'Istituto nella dichiarazione dell'anno scorso, e' stato recepito dallo Stato.' 
Questa e' la riforma Gelmini e la politica del Governo Berlusconi nei fatti, senza se e senza ma. 
Non oso pensare che accadra' ai terremotati ed ai fondi stanziati per la ricostruzione. 
Sale la nausea, lo sdegno, la rabbia, soprattutto per chi elegge tali governi e ministri, ma sono convinta che chi li vota e' uguale a loro, solo chiacchiere e distintivo. 
Da pinocchio pidocchio.

giovedì 16 aprile 2009

Vauricocele

'Quindici uomini sulla cassa del morto, oh-yo! E una bottiglia di rum per conforto' 
(da la Canzone dei pirati de L'isola del tesoro). 
Poverello Robert Louis Stevenson, avrebbe punito pure lui, mamma Rai, Diseducational Channel. 
E mi pareva strano che il Governo una volta tanto senza figuracce degne di nota, a parte la battutaccia sul campeggio del premier, se ne uscisse dall'evento terremoto a testa alta.
Alta si fa per dire, poiche' chi e' grande davvero non teme la satira, solo i nani in statura morale tremano. 
E la Rai medesima, anziche' vergognarsi dei servizi retorici creati ad hoc pro audience e share e le interviste da bambini scemi, censura Vauro Senesi, reo di fare il vignettista di professione e di far satira sui defunti; come se il vero colpevole di quelle morti fosse il suo sarcasmo, e non architetti, ingegneri, politici, mafiosi, corrotti d'ogni risma e fascio. 
Fascio non quale mucchio d'erba ma ronda di censori, a somministrare olio di ricino a sinistrorsi mnemonici, nomadi del pensiero libero, gai comici da re nudo, antagonisti non omologati. 
Vauro Senesi ha sempre aiutato Emergency, ora v'e' da pensare come nell'emergenza censoria di stampo fascista occorra sostenere Vauro, in difesa del diritto alla liberta' d'informazione e manifestazione del pensiero sancito dall'articolo 21 della Costituzione. 
L'ironia non e' mai una dentiera esposta ai riflettori ma un sorridere dentro. 
Canticchiando sulla musica della canzone Felicita': 
- Senilita', e' soffrire di prostata o un Vauricocele  la senilita' -.

lunedì 13 aprile 2009

Non c'e'

Non c'e' l'amore che strappa i capelli 
l'apnea del mancarsi 
bramosia nel cercarsi 
Non c'e' trepidante stupore 
vibrante follia turgore d'amante. 

Non c'e' quel vuoto che si colma di noi 
il pieno che straripa nel mare 
l'argento del canto sirena 
Non c'e' lingua rovente sul sol levante 
l'istmo divide separa 
dall'isola la terraferma.

Vista d'Aquila

Sono giorni che rimando l'appuntamento col terremoto, perche' volevo scriverne non sull'onda emozionale, ma facendo una disamina razionale ed oggettiva dell'accadimento. 
Premesso che la tragicita', drammaticita' di tale evento mi ha colpito particolarmente, al di la' dell'umana solidarieta', poiche' nel mio cuore v'e' uno spicchio di terra d'Abruzzo. 
Altresi', se un occhio alieno, ultraterreno, osservatore neutro, dovesse valutare gli ammessi o respinti sul pianeta Terra, in base all'operato dei suoi abitanti, formulerebbe una sorta di pagella etica espressa in giudizi che si potrebbe leggere cosi'. 
EMERGENZA, PROTEZIONE CIVILE, VOLONTARIATO, SOLIDARIETA' - OTTIMO. 
La Protezione Civile e' intervenuta con tempestivita', solerzia e professionalita'. Stupefacente la solidarieta' repentinamente sorta manifesta e attiva del Paese intero, in rete come sul territorio. 
GOVERNO, PREMIER, POLITICI, AMMINISTRATORI LOCALI - DISTINTO. 
Il governo ha bene agito, un premier presente, i politici potevano evitare inutili sopralluoghi mediatici. Incisiva la presidente della Provincia, con le sue dichiarazioni fuori dal coro e il coinvolgimento di pancia.
RESPONSABILITA', IMPRESE, ENTI, PREVENZIONE - GRAVEMENTE INSUFFICIENTE. 
E' indubbio che vi siano gravi responsabilita' considerato l'alto numero di vittime e macerie, l'entita' del sisma non giustifica il crollo di edifici e costruzioni relativamente recenti, risulta evidente come siano stati utilzzati materiali scadenti e non rispettata la normativa, in una regione ad alto rischio sismico. Responsabilita' che come sempre accade in Italia si rimpalleranno, investendo sia il settore privato, le imprese edili, che quello pubblico, gli enti. Ad ogni progetto e cantiere, mancati controlli e vigilanza, corrisponde comunque una firma, indicante un nome e cognome, la rappresentanza di un'azienda, la delega di un amministratore pubblico, l'appartenenza ad un partito. Si auspica di leggere a breve l'elenco degli indagati. 
INFORMAZIONE, MASS MEDIA - INSUFFICIENTE. 
I media hanno prodotto informazione in ritardo, all'inizio sottotono rispetto alla catastrofe, dimostrando infine scarsa professionalita' e sensibilita'. Da bocciare la conduzione delle interviste, domande insulse al limite della decenza morale e intellettiva. Idem dicasi per le immagini retoriche, piu' costruite ad arte a cavalcare l'onda emotiva, ad ogni disgrazia e cataclisma corrisponde quale rito mediatico l'emblema icona della scarpa. Deprecabili telegiornali e trasmissioni radiofoniche interessate ad audience e share piu' che a cronaca e inchiesta. 
OPINIONE PUBBLICA - DISCRETO. 
La gente si e' stretta attorno alla popolazione abruzzese. Qualche scheggia impazzita di razzismo verso i soliti noti. l'addizione sciacallaggio a etnia rumena, e d'integralismo fondamentalismo anticlericale su finanziamento e ricostruzione dei luoghi sacri. 
PERSONALITA' - NON CLASSIFICABILE. 
Assente, giustificato o meno, il Pontefice. Latitante il mondo del calcio, dal quale ci si attendeva che non scendesse in campo, oltre a devolvere proventi in solidarieta'. Personale delusione verso la squadra della Roma, rea d'aver perso il cuore che l'aveva resa grande. 
FONDI RICOSTRUZIONE - OTTIMO. 
Encomiabili le proposte di raccolta fondi, dall'otto e cinque per mille del reddito, al montepremi enalotto e reality, a petizioni per la donazione di prefabbricati in legno da imprese leader nel settore, all'istituzione di un osservatorio nazionale di cittadini vigilante sulla ricostruzione in Abruzzo. Poiche' se la natura e' per sua stessa connotazione imprevedibile, l'opera dell'uomo e' totalmente prevedibile, gestibile e controllabile. 
Concludendo, quale profilo esce del paese Italia, scevro da retoriche pelosita' e partigianerie? 
Una nazione e un popolo, che puntano sul possibile, poiche' l'impossibile si e' gia verificato. 
A meta' scrutinio, rimandando a settembre per il giudizio finale, si potrebbe scrivere che si impegna ma puo' fare di piu'.

mercoledì 8 aprile 2009

L'otto per mille all'Abruzzo

- Siamo vivi, sani 
e le nostre case 
hanno retto, 
ma c'e' chi 
ha perso tutto 
o non si trova.-

Nel dolore, diamogli pane 
e una stanza per fare l'amore,
perche' solo l'amore 
sconfigge il dolore.

lunedì 6 aprile 2009

Scossa


Mi ricordo una notte al telefono, io terrorizzata tu a farmi compagnia - amata voce - sino all'alba. 
Ora non posso contraccambiare, non so se siano passate le nostre paure bambine, ma il tenerci per mano, quello non puo' mancare. 
Non e' solo un pensiero, e' amore cosmico,  nell'universo v'e' spazio siderale per infiniti amori.
Ti abbraccio come una madre puo' stringere a se' i suoi cuccioli. 
La terra trema, il cielo piange, eclisse di luna. 
In attesa del sole.

domenica 5 aprile 2009

Balilla e meninos de rua

Sorseggiando il caffe', servizio al Tg1 titolato weekend di sole, con immagini di varie citta' italiane sotto un cielo plumbeo color pellaccia di topo, e qualche indigeno locale spacciato per turista. 
Turisti clandestini i bambini trovati nelle fogne di Roma, come in qualsivoglia paese del libero mercato, finalmente l'Italia e' entrata nell'economia mondiale. 
Il presidente del consiglio minaccia azioni dure verso l'informazione, probabilmente sottintende una cura di viagra e fosforo a cronisti, lettori e telespettatori. 
L'opposizione diagnostica sul climaterio del premier: - e' nervoso perche' il suo ciclo sta finendo -. 
Per restare in tema sanitario e olio di ricino, raduno autorizzato a Milano di Forza Nuova; in regime di partito delle liberta' l'apologia di fascismo non e' piu' reato. 
La schizofrenia e' globale. 
La formula uno corre sotto il diluvio universale, col giudizio finale insindacabile del portinaio che detiene le chiavi dei box. 
Si lanciano missili, e tavoli in trattativa sindacale. 
Per fare un tavolo ci vuole il legno. 
In via dei matti numero zero.

sabato 4 aprile 2009

Scritti corsari

Quelli che riempiono Internet di Berlusconi.
Quelli che se glielo togli sono persi come Linus senza coperta. 
Quelli che collezionano gaffe altrui, dimenticando le proprie. 
Quelli che sono due milioni in piazza e un solo stronzo sul posto di lavoro. 
Quelli che mai senza anno zero, l'infedele e la sabina. 
Quelli che cliccano, firmano e si fumano di tutto. 
Quelli che fanno la rivoluzione a colpi di video. Quelli sempre impegnati, coesi, uniti a non fare un cazzo. 
Quelli che lentamente muore, eutanasia d'un neurone, d'un ormone. 
Quelli che non hanno tempo perche' devono riempire il tempo di cazzate. 
Quelli che si commuovono su orfani e randagi, e si scordano di dare l'acqua al canarino. 
Quelli che senza gruppo son persi e gia' in due stan stretti. 
Quelli che armiamoci e partite e saranno famosi.
Quelli che non vivono senza microfoni. 
Quelli che stan muti anche sotto tortura. 
Quelli che Pasolini manderebbe affanculo. 

- Dio mio, ma allora cos'ha lei all'attivo?... -
- Io? - (un balbettio, nefando non ho preso l'optalidon, mi trema la voce di ragazzo malato) 
- Io? Una disperata vitalita'. - 
(Pier Paolo Pasolini - Una disperata vitalita', da Poesia in forma di rosa)

A luci spente

Piove che Dio la manda. 
L'umore rispecchia la pozzanghera. 
Il termine giusto sarebbe scoglionata. Piu' luna che sole, in un mondo di soli. Perche' poi alla fine, quello e'. 
Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed e' subito sera. 
A chi semplicisticamente dichiara di sentirsi solo, rispondo: sei solo. 
Pur nell'illusione di amicizie o amori, si chiudono comunque porte, si girano spalle. 
A chi domanda poesie, rispondo: che si scrivono a fare se poi non le si legge?
A chi s'aspetta un viaggio, rispondo: medita prima di fissare mete, se vuoi compagni di viaggio. 
A chi propone l'incontro, rispondo: non promettere cio' che poi non manterrai. 
A chi il proprio tempo e' prezioso, ma l'altrui invisibile. 
A chi c'e' presente, a chi non c'e' assente. 
Anche io sono parte del chi. 
La prima a non esserci. 
Alcuna meraviglia se manchero' all'appello.

giovedì 2 aprile 2009

Invisibile isola


V'e' un'inquietudine 
disagio cui non riesco a dar volto, 
ma so qualcosa di sbagliato c'e'. 
Ferma, immobile statica 
come falena colta dalla luce 
non mi trovo non ti trovo 
manca un indizio di lesa maesta'. 
Non ti sento non mi sento 
bozzolo o farfalla, quello spillo 
che m'inchioda alla vetrina 
se mi ami, nascondimi al mondo. 
E tienimi con te. 


Voce, tradita emozione 
eco di sguardo 
deja vu adolescente 
schermo riflesso, matrice. 
Nascemmo invisibili 
preservativi riversati buttati 
nel mondo 
a volte ritratti. 
Vacillando ondeggiando 
zattere alla deriva 
ove ancorarsi ove aggrapparsi. 
L'isola s'immerge emerge, 
l'accorato canto di sirena 
muto chiama.