I primi vent'anni trascorsi a maturare, i successivi venti a lavorare e crescere figli, due storie d'amore finite, quindici anni di Internet, conoscenze, amici, condivisioni e incazzature, ad oggi un cane femmina e un gatto maschio.
Un tetto sulla testa, nonostante la mala giustizia italiana, un'auto decennale ma ancora funzionante, immutate le idee di sinistra e il pessimo giudizio sui partiti della sinistra, uno stile di vita essenziale ma non deprivato.
Un bagaglio d'esperienza, un carattere dall'intemperanza un po' smussata col tempo, connotato d'orgoglio, dignita', verita' e schiettezza.
La consapevolezza dei limiti dell'essere umano, la tolleranza per qualche incoerenza e contraddizione, l'intransigenza verso chi tradisce, sia un'idea, un'amicizia o un amore.
Orgogliosa dei miei figli, assai meno dei miei amori e amici, comunque passati.
Cosa augurarmi per il prossimo ciclo di vita.
Forse un amore, saggio e ponderato, col quale condividere piu' neuroni che ormoni.
Un Paese altro, retto sull'onesta' individuale e collettiva, utopia lo so, o un altro Paese in cui ancora si sorrida al futuro, poiche' un paese e' morto quando i suoi figli, i giovani, non vedono piu' futuro.
Guardare la Ferrari e la Rona vincere ancora.
Vedere evoluzione, laicita', civilta'.
Trovare un amico virtuale che si fa quindici ore di treno per festeggiare un compleanno, senza nulla pretendere in cambio, e questo e' gia' il mio personale trionfo, e dono.
Sulla soglia c'e' una porta socchiusa.
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