Ciao Gino.Un uomo, un medico, un'epoca. Dei valori.
Il simbolo di ciò che è andato - è stato - disperso.
Con la complicità dei ciarlatani politici che ora ti elogiano, mentre quando eri in vita non ti consideravano o ti osteggiavano.
Con la complicità dei ciarlatani politici che ora ti elogiano, mentre quando eri in vita non ti consideravano o ti osteggiavano.
Gli stessi ciarlatani che hanno distrutto la sanità pubblica privatizzandola.
Quei medesimi pagliacci che non valgono un centimetro della tua statura di Uomo e Medico.
Ed ora siamo in balia di questi figuri, la nostra salute e quella dei nostri figli e nipoti.
Colpevoli anche noi stessi, di non avere difeso i nostri diritti, i nostri valori, che sono poi quelli umani.
Colpevoli anche noi stessi, di non avere difeso i nostri diritti, i nostri valori, che sono poi quelli umani.
Pensavamo e volevamo un mondo migliore, ci ritroviamo nel peggiore dei mondi possibili.
Dovrebbero studiarti nei libri di storia e scienze, come esempio e modello di cittadino italiano e del mondo.
Ma non accadrà, la memoria è obnubilata o ad intermittenza, accesa o spenta a seconda della convenienza.
Nonostante tutto la tua luce rimarrà ad illuminare questi tempi bui, oscuri, ove vigono per decreto l'interesse ed il profitto, e l'oblio su umanità e solidarietà.
L'Emergenza non è mai stata così globale e universale.
Ora tocca a chi conserva ancora un poco di memoria storica continuare la tua battaglia pacifica, e tramandarla alle nuove generazioni.
Il popolo italiano e cosmopolita ti ringraziano.
Per l'ultimo saluto non funerali di Stato ma il riconoscimento universale da parte di quello Stato Sociale e di Diritto, che ti sei conquistato ed ai quali hai dedicato la tua vita.
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