Ho sempre avuto un presentimento, che la mezza eta' fosse un tempo di passaggio.
Tanto che - ridendo col mio amore che fu - gli dicevo non ti preoccupare della differenza d'anni, non mi dovrai sopportare per molto e comunque del futuro non v'e' certezza.
Il destino - e forse un disegno divino - traccia tappe, segnali come le stazioni della Via Crucis, o le cappellette di campagna ad ogni crocevia.
Ecco perche' figli in giovane eta', amori unici irripetibili, una vita in fermento, e poi la catarsi.
Il distacco dalle cose materiali, dagli affetti, l'attrazione verso il spirituale, la preparazione a mutar stato, energia.
Avrei preferito un compagno di viaggio, pellegrino sul cammino di Santiago, o sostegno per la salita finale a Medjugorje, ove pare che il sole pulsi, ritorno all'uovo primordiale.
I sogni sono premonitori, e quei fantasmi, quella signora con la bambina in braccio, era la madre.
E se la madre chiama, si deve andare.
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