ti ho sfuggita,
poiché dei tuoi occhi cupi avevo orrore,
io figlio tuo infedele ti obliai
in braccia amanti,
nell'onda del fragore.
Ma tu mi accompagnavi silenziosa,
eri nel vino ch'io bevvi sconsolato,
eri nell'ansia delle mie notti d'amore
perfino nello scherno
con cui ti ho dileggiata.
Ora conforti tu
le membra mie spossate,
hai accolto sul tuo grembo
la mia testa
ora che dai miei viaggi
son tornato:
giacché ogni mio vagare era un venire a te.
(Alla malinconia - Hermann Hesse)
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