venerdì 31 agosto 2007

Il popolo del Blob

Oggi va di moda il blog, sovente una cloaca a libro aperto, ricolma delle medesime poesie - lentamente muore - le rose, le albe, i tramonti, il mare, le citazioni.
Blogger che se la cantano e se la suonano: o che bella poesia (basta che mi fai trombare) evvai con l'amicizia, l'amore, il camino, la pelle d'orso, la canzuncella del Gigi nazionalpopolare.
Senonche' il popolo di Internet e' sempre piu’ composto da cinquantenni, invece che da ventenni, sperando che i loro figlioli crescano meno fessi dei genitori.
E non ottusi come i propri padri e madri catto borghesi, che si manipolano la testa nei blog e si scambiano organi nelle chat.
Teniamoci quindi in Rete la fauna varia di utonti ed elettori di politici che si son venduti le chiappe per una poltrona di velluto rosso, al motto di viva la fica e chi la benedica.
D’altronde un tempo nella ex Iugoslavia c'era la clinica ostetrica piu' all'avanguardia, e poi bruciarono la biblioteca a Sarajevo.
Antonio Gramsci scriveva: 
- Odio gli indifferenti, perche' mi da’ noia il loro piagnisteo di eterni innocenti. Domando conto ad ognuno di essi di come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di cio' che ha fatto e specialmente di cio' che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover spartire con loro le mie lacrime. Vivo. Sono partigiano. Percio' odio chi non parteggia, odio gli indifferenti. -
Io la penso come lui, e vivo nel pudore di proteggere i miei amori dagli occhi del mondo.
- Voi credete di portarci la luce, in realta’ vorreste trascinarci nella vostra oscurita’ - 
Disse Tuiavii, isolano primitivo polinesiano, rivolto alla cultura occidentale europea.
Il male di questo mondo virtuale e’ che ogni idiota che si crede un genio fa un blog.

giovedì 30 agosto 2007

Ciao Franco compagno di Rete


Chips & Salsa
articoli e appunti da Franco Carlini

Moon

 

- Dream Theater Time Dark Side of the Moon Pink Floyd -

Che fai tu, luna, in ciel? 
dimmi, che fai, 
Silenziosa luna? 
(Canto notturno di un pastore errante dell'Asia - Giacomo Lepoardi)

mercoledì 29 agosto 2007

Dovrei


DOVREI FUGGIRE DISTANTE
DA QUESTO MIO CERCARTI

DOVREI ZITTIRE VOCI
VIBRANTI CORDE TESE

DOVREI CELARMI UN VELO
STESO SU CURVE ABBORDANTI

DOVREI STATUARIA IMPORMI
ERETTE TORRI PONTI FOSSATI

DOVREI TOCCARE IL VUOTO
DI ASSENZE E COMPRESENZE

DOVREI BASTARMI UN DITO
INTONSO RIO FONTE PROFANA

DOVREI DANNARTI IL NOME
PER QUESTO MIO VOLERTI

DOVREI SDOPPIARE IN DIO
QUEL NOSTRO RITROVARSI.

Potrei


POTREI SCAVARTI IL CUORE
FARNE POLPETTE PER CANI

POTREI LACERARTI L’ANIMA
RIDERE DEI TUOI GUAITI

POTREI VIOLARTI LA MENTE
SCHERNENDONE I PENSIERI

POTREI INCIDERTI GLI OCCHI
SALARE OGNI TUA PIAGA

POTREI COLMARTI LA BOCCA
DI MOSCHE MIELE E FIELE

POTREI TINGERTI LE UNGHIE
COLORE FERRO ARRUGGINITO

POTREI PENETRARE NELL’ANTRO
SELVAGGIO SELVATICO SESSO

POTREI SFIDARTI AD AMARMI
GODENDO DEL TUO MORIRE.