lunedì 4 dicembre 2023

Psyco

Una giornata di ordinaria psicopatologia.

Da oggi le visite dal medico curante si prenotano per appuntamento su un sito web, quindi niente telefonate ma solo messaggi e richieste di prescrizioni online, però vuoi mettere l'adrenalina di inviare telematicamente la misurazione della pressione?

Se hackerano l'Azienda Sanitaria locale saltano visite, prenotazioni, esami, prelievi, altro che un battito di ali di farfalla che provoca un uragano, qui basta una cacatina di mosca sul computer a scatenare uno tsunami!

Se ti prepari per una colonscopia a digiuno con un beverone schifoso ma c'è sciopero della sanità e nessuno ovviamente ti avvisa, puoi sempre consolarti con un cracker banchettando con la mosca suddetta.

Se ti occorre urgentemente un antibiotico ma si blocca il sistema informatico e la ricetta elettronica non perviene in farmacia, sei invitato a rivolgerti alla guardia medica, tanto per intasare i pronto soccorso, o in alternativa sdraiarti quale tossico sul marciapiede e crepare.

Più che di formazione sentimentale c'è bisogno di educazione all'umanizzazione, ormai comunichiamo solo con call center e intelligenze artificiali, poi non lamentiamoci se la scheda madre sempre incinta genera, oltre ai soliti cretini, casi disumani.



domenica 26 novembre 2023

La casa di Babbo Natale

 

La casa di Babbo Natale si trova a Montebabbio, una frazione del Comune di Castellarano, in provincia di Reggio Emilia.

E' una fattoria didattica sulle colline reggiane che ogni anno ospita Babbo Natale.

Un luogo magico per i bambini e pure per gli adulti che ritornano così all'infanzia. 

Babbo Natale accoglie i bambini in un'ampia sala di pietra e legno, arredata col mobilio contadino d'un tempo, seduto accanto al camino.

Gli elfi offrono the caldo con biscotti, mentre Babbo Natale legge assieme ai bambini la letterina e dona loro una cioccolata.

All'esterno parcheggiata la grande slitta di Babbo Natale, sugli alberi le casette dei folletti, un coniglio bianco che scorazza tra i bambini, un gallo cantante Moroseta, le arnie colorate delle api, sullo sfondo i monti dell'Appennino.   

La Fata Raccontastorie ospita i bambini in una calda stanza con la stufa, tappeti e cuscini, oggetti sparsi ovunque, un teatrino di legno e una scatola di cartone ove scorrono le illustrazioni delle tante narrazioni.

Il laboratorio creativo offre ai bimbi la realizzazione di cartoncini augurali e gnomi da appendere all'albero di Natale. Tirando un morbido dado rosso, si può anche giocare assieme a genitori e nonni al gioco dell'oca in versione natalizia, una copia viene poi regalata ai bambini.

Grazie alla cortesia e disponibilità, finalmente si ritrova quell'atmosfera di semplicità, condivisione, comunione ed umanità. 

L'arte povera che insegna ai bambini come star bene, insieme agli altri, con materiali riciclati e tanta fantasia, senza bisogno di luci sfavillanti, rumori assordanti e consumismo sfrenato. 

La mia nipotina felice ed orgogliosa di mostrare a tutti i suoi compagni la foto che testimonia che Babbo Natale esiste e che lei l'ha incontrato! 

Per Vera nata appunto il giorno di Natale è stato un sogno avveratosi. 

Se potete portateci anche i nonni assieme ai nipotini poichè una giornata indimenticabile ed emozionante riempie il cuore e il prezioso scrigno dei ricordi.

Buon ritorno a casa!







martedì 31 ottobre 2023

Qui non è Halloween




E come cantò il Faber siamo tutti coinvolti.

Crosetto prospetta un ospedale italiano a Gaza.

Ipocrita e patetico dopo l'astensione al cessate il fuoco.
 
La rivoluzione la fa chi non ha nulla da perdere.

Conta e conto mandateli a Meloni e soci.

Qui non è Halloween.




lunedì 9 ottobre 2023

Zia Tata

- Perchè lo chiami Zia Tata? -

Domando alla bambina di cinque anni.

Aggiungendo: - E' maschio, si chiama Zio Tato. -

E lei mi risponde: - Ma è lui che vuole essere chiamato così! -

A questo punto ho abbandonato la grammatica per l'armonica.




God save Palestine

La solita narrazione mainstream dal Covid al cambiamento climatico all'Ucraina alla Palestina. 
Unica democrazia quella occidentale, salvare l'Europa, salvare gli Usa, salvare la finanza globale. 
God save Palestine.

Israele dichiara il blocco totale di Gaza.
Una pillola di storia.
Benjamin Netanyahu è un politico e militare israeliano, primo ministro di Israele dal 29 dicembre 2022 e precedentemente dal 2009 al 2021 e tra il 1996 e il 1999.
Oltre che per la sua linea dura nel conflitto Israele-Striscia di Gaza, Netanyahu ha attirato critiche in alcune occasioni. A seguito delle sue elezioni del 1996, è venuto a mancare l'accordo di Oslo per la pace tra Israele e Palestina portando una volta eletto, all'aumento delle tensioni tra i due stati e alla perdita di stabilità. Fecero scalpore le sue dichiarazioni del 2015, secondo cui Adolf Hitler, benché antisemita, non aveva alcuna intenzione di sterminare gli ebrei, voleva solo espellerli e mandarli in Madagascar o farli emigrare a forza in Palestina, ma fu convinto dal Gran Mufti di Gerusalemme Amin al-Husseini, capo palestinese e zio di Yasser Arafat, che non voleva l'emigrazione sionista, a mettere in pratica la soluzione finale della questione ebraica. Il leader dell'opposizione Herzog ha accusato Netanyahu di fare il gioco dei negazionisti dell'Olocausto. Nel 2019 viene formalmente incriminato di corruzione, frode e abuso d'ufficio per modifiche legislative effettuate al fine di favorire aziende di comunicazione ed importanti uomini d'affari. (fonte Wikipedia)
Il ministro della Difesa, generale e politico israeliano, Yoav Gallant afferma di aver ordinato "un assedio completo alla Striscia di Gaza. Non ci sarà elettricità, né cibo, né carburante, tutto chiuso. Stiamo combattendo animali umani e agiamo di conseguenza".
A Gaza vivono circa 2.2 milioni di persone.
Ciò significherebbe che si sta preparando una tragedia umanitaria dalle proporzioni bibliche.
Animali umani o bestiario globale?





giovedì 17 agosto 2023

L'orsetto mascherato

Vorrei sapere perchè alla mia nipotina di cinque anni che ha accompagnato la mamma in ambulanza e al pronto soccorso, non potendo certo essere abbandonata a casa da sola e in attesa che i familiari potessero prelevarla, è stato imposto l'uso della mascherina, sia un ambulanza che al pronto soccorso. 
La bambina non ha ancora sei anni e già preoccupata per la madre che stava male ha dovuto subire l'imposizione della mascherina, nonostante che la mamma avesse avvisato sull'età della bimba.
La bambina già stressata dal brusco risveglio all'alba e in ansia ha riferito che si sentiva soffocare e che in ambulanza le hanno detto che se non la metteva si ammalava anche lei.
Trovo assurde ancora queste disposizioni nonostante le circolari ministeriali, soprattutto per una bambina di cinque anni che accompagnava la madre che non aveva alcun sintomo Covid ma malessere di altra natura.
Per poi sentirsi dire dagli infermieri (a quale titolo?!) che poteva prendere un antidolorifico e non chiamare l'ambulanza, ma una ragazza madre con forti dolori e la sensazione di svenire e con una bimba piccola, dopo ore di tormento e all'alba che altro poteva fare?!
Oltre a dover pagare sicuramente un codice assegnato come non urgente, quando poi ci si scandalizza dei pronto soccorso a pagamento, nonostante si paghino le tasse per il servizio sanitario nazionale.
Ovviamente la bambina è stata prelevata dal pronto soccorso nel minor tempo possibile, lasciando alla mamma per compagnia il suo orsacchiotto, anch'esso con la mascherina.
Nulla da eccepire invece sull'assistenza medica, solo un consiglio a certi amministratori e dirigenti: fatevi curare, ma da uno bravo!

giovedì 18 maggio 2023

Giochiamo a Peppa Pig

Campagna modenese stanotte passa la Protezione Civile che allerta sul canale tracimato sulla strada quindi meglio spostare le auto per non restare bloccati.
Grazie all'avviso e all'aiuto dei vicini si svegliano i bambini in piena notte e coi stivaloni di gomma si portano le automobili altrove.
Nuovamente al mattino si calzano gli stivali e si va al parcheggio con la gioia dei bambini che sguazzano nel fango come Peppa Pig.
Ma i veri maiali stanno altrove.
Sono quelli della mancata manutenzione a fossi, canali e fiumi; sono quelli dei carenti investimenti sulle casse di espansione; sono quelli del taglio degli alberi sani per edificare e cementificare; sono quelli dello sfruttamento selvaggio del suolo in nome di lucrosi appalti dei compagni affaristi.
Non esiste un modello Emilia come non esiste un partito italiano che tuteli e salvaguardi ambiente e vita.
Ai bambini raccontiamo che sguazziamo nel fango e giochiamo a Peppa Pig come nel film La vita è bella in cui Benigni occulta gli orrori della guerra con la fantasia.
Chi perde paga pegno, ma vale solo per i comuni mortali e non per lorsignori politicanti.
In palio c'è la sopravvivenza.

sabato 22 gennaio 2022

Una cosa che va detta in silenzio

Si parlava con mia figlia di Nanà.
La cagnolina adottata da diciassette anni che ormai assai vecchia inizia a dare segnali di decadimento.
La mia nipotina di quattro anni che ci stava ad ascoltare si avvicina all'orecchio della mamma e le sussurra qualcosa.
- Una cosa che va detta in silenzio - precisa la bambina.
Le ha mormorato che se Nanà continua così secondo lei morirà.
Poi ha aggiunto che quando Nanà se ne andrà disegnerà un bel biglietto di saluto coi brillantini per la cagnolina.
Io le rispondo che chissà dove sarà a correre Nanà, poi.
Ecco, per i bambini la morte è una cosa che va detta in silenzio.
Ed è tutto ciò che ancora non hanno imparato gli adulti.

giovedì 9 dicembre 2021

Green Prezz

Oggi la mia nipotina di quattro anni mi sbarra la porta della camera e con una sorta di scanner giocattolo mi dice: 
- Non puoi passare se non hai il Prezz! - 
E poi mi porge una finta card con qualche banconota e moneta.
Me la fa inserire nel suo gioco lettore e ritira pure i soldi.
Le rispondo che la nonna passa lo stesso anche senza il Prezz! 
Ma riflettendo credo che abbia colto in pieno il senso del Green Pass.
Che in fondo è solo il prezzo della libertà svenduta.









martedì 12 ottobre 2021

Un pass alla volta verso la dittatura

Domani è il mio ultimo giorno in presenza al lavoro.
A tre mesi dalla pensione e dopo 41 anni di contributi.
Non perchè vado in pensione ma poichè mi impediscono di entrare al lavoro.
Mi sospenderanno lo stipendio e per me questo è un ricatto inaccettabile.
Non volevo andarmene così, ma me ne andrò a testa alta e coerente con me stessa.
Penso che il fascismo non sia nelle piazze ma nei palazzi.
E credo che Pasolini e Oriana Fallaci mi darebbero ragione.
Per me antifascismo non è sfilare con le bandiere ma lottare ogni giorno contro ingiustizie e prevaricazioni.
Purtroppo il popolo italiano è dei tengo famiglia.
Tutti tengono e tenevano famiglia, anche i nostri nonni partigiani.
Ma è più comodo trovare le strade traverse, del paraculismo, degli agganci, dei privilegi, delle parrocchiette sindacali e di partito.
Io da venerdì mi sentirò antifascista.
Più povera e più cogliona, ma dignitosa ed orgogliosa.
La rabbia e l'orgoglio.
Sento persone mansuete, apolitiche, apartitiche, che nutrono e crescono un rancore dentro, come mai nella storia d'Italia, anche nei peggiori anni di piombo.
Vedo un Paese allo sfascio, e non fasci littori di passata memoria.
Tocco ogni giorno con mano quel fascismo strisciante che si chiama liberismo, capitalismo, e che appartiene a destra e sinistra.
Ognuno si immola sul Calvario che sceglie.
Io mai coi Giuda e Barabba.
Mentre voi muti e chini al giogo, sudditi e schiavi.
Io venerdì potrò cantare libera dai vostri legacci Belli ciao.