Oggi la mia nipotina di quattro anni mi sbarra la porta della camera e con una sorta di scanner giocattolo mi dice:
- Non puoi passare se non hai il Prezz! -
E poi mi porge una finta card con qualche banconota e moneta. Me la fa inserire nel suo gioco lettore e ritira pure i soldi. Le rispondo che la nonna passa lo stesso anche senza il Prezz!
Ma riflettendo credo che abbia colto in pieno il senso del Green Pass.
Che in fondo è solo il prezzo della libertà svenduta.
Domani è il mio ultimo giorno in presenza al lavoro. A tre mesi dalla pensione e dopo 41 anni di contributi. Non perchè vado in pensione ma poichè mi impediscono di entrare al lavoro. Mi sospenderanno lo stipendio e per me questo è un ricatto inaccettabile.
Non volevo andarmene così, ma me ne andrò a testa alta e coerente con me stessa. Penso che il fascismo non sia nelle piazze ma nei palazzi. E credo che Pasolini e Oriana Fallaci mi darebbero ragione. Per me antifascismo non è sfilare con le bandiere ma lottare ogni giorno contro ingiustizie e prevaricazioni. Purtroppo il popolo italiano è dei tengo famiglia. Tutti tengono e tenevano famiglia, anche i nostri nonni partigiani. Ma è più comodo trovare le strade traverse, del paraculismo, degli agganci, dei privilegi, delle parrocchiette sindacali e di partito. Io da venerdì mi sentirò antifascista. Più povera e più cogliona, ma dignitosa ed orgogliosa. La rabbia e l'orgoglio. Sento persone mansuete, apolitiche, apartitiche, che nutrono e crescono un rancore dentro, come mai nella storia d'Italia, anche nei peggiori anni di piombo. Vedo un Paese allo sfascio, e non fasci littori di passata memoria. Tocco ogni giorno con mano quel fascismo strisciante che si chiama liberismo, capitalismo, e che appartiene a destra e sinistra. Ognuno si immola sul Calvario che sceglie. Io mai coi Giuda e Barabba. Mentre voi muti e chini al giogo, sudditi e schiavi. Io venerdì potrò cantare libera dai vostri legacci Belli ciao.
Ciao Gino.Un uomo, un medico, un'epoca. Dei valori.
Il simbolo di ciò che è andato - è stato - disperso. Con la complicità dei ciarlatani politici che ora ti elogiano, mentre quando eri in vita non ti consideravano o ti osteggiavano.
Gli stessi ciarlatani che hanno distrutto la sanità pubblica privatizzandola.
Quei medesimi pagliacci che non valgono un centimetro della tua statura di Uomo e Medico.
Ed ora siamo in balia di questi figuri, la nostra salute e quella dei nostri figli e nipoti. Colpevoli anche noi stessi, di non avere difeso i nostri diritti, i nostri valori, che sono poi quelli umani.
Pensavamo e volevamo un mondo migliore, ci ritroviamo nel peggiore dei mondi possibili.
Dovrebbero studiarti nei libri di storia e scienze, come esempio e modello di cittadino italiano e del mondo.
Ma non accadrà, la memoria è obnubilata o ad intermittenza, accesa o spenta a seconda della convenienza.
Nonostante tutto la tua luce rimarrà ad illuminare questi tempi bui, oscuri, ove vigono per decreto l'interesse ed il profitto, e l'oblio su umanità e solidarietà.
L'Emergenza non è mai stata così globale e universale.
Ora tocca a chi conserva ancora un poco di memoria storica continuare la tua battaglia pacifica, e tramandarla alle nuove generazioni.
Il popolo italiano e cosmopolita ti ringraziano.
Per l'ultimo saluto non funerali di Stato ma il riconoscimento universale da parte di quello Stato Sociale e di Diritto, che ti sei conquistato ed ai quali hai dedicato la tua vita.