martedì 19 ottobre 2010

Pesca a lampara

Salgo in macchina.
- Ciao finalmente ci conosciamo raccontami di te. -
E io penso, no amico ti calerebbe la febbre da sabato sera, mentre rispondo con un educato quanto pudico e ipocrita: - sorry non so che dire di me -.
La noia aleggia in auto disperdendosi nel fumo di una sigaretta.
Sotto la doccia pensavo al modo in cui mi avresti fatto morire, e invece eccomi qui a sentire le solite lagne su matrimoni falliti ove il folle e' sempre l'altro.
Vorrei una morte indolore, secca e micidiale, stupefacente come l'ultima carta scoperta a poker.
Il bluff siamo io e te.
Se mi avessero detto che dietro il rock i tatuaggi l'arancia meccanica nascondevi i pesci rossi, non ci sarei uscita, almeno fossero stati piranha.
Come spiegarti che mi fa piu' godere un assolo di chitarra che ascoltare te?
Credo d'essere piu' dark io nella mia veste di innocua signora che tu col tuo esibizionistico stasera ci divertiamo.
Forse non hai captato bene come mi diverto io - equilibrista sul fil di lama - la sfida il rischio l'adrenalina al limite dell'autodistruttivita'.
L'estrema dolcezza tenerezza scioltezza d'un incesto, adulto e condiviso.
Anche stavolta son tornata a casa.
Peccato.

7 commenti:

  1. bellissimi questi racconti :)posso pubblicarne qualcuni sul mio blog??

    http://www.romafm.blogspot.com/

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  2. sì certo Gianluca purchè citi fonte e autore :) carino pure il tuo blog cmq :)

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  3. grazie.. anche se abbiamo avuto dei problemi.. ora ci siamo trasferiti ;) se ti vuoi divertire con un pò di rock e cazzeggio vienici a trovare :)


    www.nonameradioroma.blogspot.com

    pubblicherò stasera il tuo racconto...

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  4. grazieee :) mai come il tuo.... ci passo un sacco di tempo..

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