domenica 11 aprile 2010

Emergency e' sola

 

Scrivo di pancia, anzi di stomaco, nauseata da come vanno le cose del mondo, e di patria. La notizia dell'arresto dei tre medici italiani di Emergency in Afghanistan, viene accolta nella piu' totale indifferenza e ignavia.
In primis dal Ministero degli Esteri, il cui primo pensiero e dichiarazione consiste in un pilatesco 'non fan parte della cooperazione italiana', come alludere gia' ad una presunta colpevolezza - certo non si tratta di turisti per caso.
D'altronde l'organizzazione internazionale di Gino Strada e' scomoda a questo governo, cosi' come a qualsivoglia governo estero, essendo che non si schiera politicamente e si prende cura di tutti, indistintamente indiscriminatamente gratuitamente.
Qual piu' rivoluzionario e deleterio esempio costruttivo di pace per le fanfare parolaie e ideologiche di partiti e premier?
E poi questi medici italiani, che invece di curare ricchi abbienti in suol di patria, se ne partono alla ventura ad edificare ospedali per la povera gente, quando ci sono gia' le missioni umanitarie di pace, con le loro bombe intelligenti.
E infine tale Gino Strada - ma chi e' costui - che si permette pure di offrirsi quale intermediatore in una faccenda umma umma, di dominio dei servizi segreti diplomazie mafie mondiali.
E cosi' come sul suol natio - forgiando nel discredito oppositori al regime e persone rette non prezzolate - anche in terra straniera per allontanare 'indesiderati' si utilizzano le medesime tattiche del fare il vuoto intorno.
In Russia ancora si spara ai giornalisti irriducibili, in Italia non occorre basta epurare, in Afghanistan si seminano collocano al posto giusto 'prove' atte non tanto all'incriminazione, ma all'espulsione di organismi non geneticamente - e politicamente - modificati.
Genova 2001 e le bombe rilevate nella scuola Diaz - dimostrato processualmente messe in loco da agenti di polizia - docet.
A supporto l'informazione pubblica - Tg1 di oggi - che fa solo un breve accenno alla vicenda dei tre medici arrestati, senza una parola sui meriti di Emergency - come da velina istituzionale del Ministero degli Esteri - e puntando la notizia - quale mirino di fucile - sul video diffuso di reperimento delle bombe e oltremodo su una presunta manifestazione afghana di protesta davanti ai cancelli di Emergency - non e' chiaro da parte di chi e quanti - che chiederebbe l'espulsione dell'organizzazione internazionale.
Persino l'osannato popolo di Facebook - cosi' solerte nelle manifestazioni contro Berlusconi - e di Twitter - cosi' prodigo di solidarieta' col popolo iraniano - fenomeni oramai piu' da baraccone mediatico che reali - risulta distratto dalle proprie tante vicissitudini amorose amicali citazioni dotte e shopping virtuale, ma di sabato si sa.
Sempre desti e pronti ordunque nel cliccare il gruppo per il premio Nobel per la pace a Gino Strada, poiche' fa trendy il politicamente corretto. Emergency non e' Madre Teresa di Calcutta, in quanto entita' laica umanitaria non riveste quell'aura di spiritualita' da Sacra Sindone, dice le cose come stanno, si inquieta s'addolora gioisce - compie errori - alla pari di qualsivoglia essere umano.
Eppure mai credero' che operi in collusione col terrorismo, lo dimostrano atti e fatti, che hanno valore assai piu' di tante parole dichiarazioni d'intenti e prove costruite, e di codesti tempi cupi penso quando muore una persona, cosi' come se dovessi morire io - almeno non ha dovuto vedere in quale cloaca sia sprofondato il mondo - amen.

 

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