martedì 22 maggio 2012

L'Emilia c'e'

Oggi sono orgogliosa di essere emiliana.
Di riscoprire le mie radici, la memoria la storia delle mie genti.
Quella forza quell'energia quella solidarieta' che nell'emergenza c'e', e non si tira indietro.
Doveva venire un terremoto per ricordarci chi siamo, da dove siamo venuti.
Spero sia di monito pure per il dove andremo.
Le case hanno retto, anche quelle ristrutturate del centro storico, potevano esserci molti piu' danni, e oltremodo vittime.
Gli edifici pubblici, le scuole, gli ospedali, gli ospizi, non sono crollati miseramente, come altrove grazie al connubio tra politica e affari, e talvolta mafia.
Non vi sto dicendo che in Emilia vi sono santi, certo qualche speculazione c'e' stata, ma sempre comunque con un attento controllo, sorveglianza, regolamentazione, rispetto delle normative, a cui qualsivoglia impresa o cooperativa di costruzione, si doveva attenere.
Almeno finche' non e' stato legiferato a livello statale - dai politici nazionali - la gara al ribasso per gli appalti pubblici, e che ha visto sbarcare in terra d'Emilia mafia e camorra.
E a proposito di pubblico, nonostante che si critichi sovente l'amministrazione e i suoi dipendenti, dopo mezz'ora dalla forte scossa di terremoto nel cuor della notte, l'unita' di crisi era gia' attivata, dai dirigenti al tecnico di piu' basso livello ma di alta coscienza, e nessuno si e' tirato indietro, c'erano tutti a lavorare nella giornata di domenica operando sopralluoghi in tutte le strutture comunali.
Nell'arco di 48 ore, ogni edificio pubblico e' stato visionato, monitorato, chiuso in caso di inagibilita'.
Al lunedi' tutti gli studenti sono rientrati a scuola, tutti gli uffici funzionanti, rimossi eventuali pericoli e rischi.
E credetemi non e' poco, pur nella paura, angoscia e panico, sapere di vivere in una citta' pronta, disponibile e organizzata per l'emergenza.
Pensateci quando andrete a votare, perche' in fondo e' cio' che conta, piu' di qualsivoglia ideologia, e' un ricco patrimonio di esperienza e competenza da lasciare alle nuove leve degli amministratori locali e nazionali; e' un invito e un auspicio per i vecchi amministratori della cosa pubblica: ripartire da qui, dalla fiducia nell'emergenza.
L'Emilia unita ringrazia.

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