mercoledì 12 dicembre 2012

Il punto P

a Beppe.Grillo

Sai stasera sto per recarmi alla riunione dei grillini, il resoconto dei consiglieri regionali, che per la prima volta vedrò di persona, poiche' il mio voto l'ho dato sulla fiducia, sulla proposta, su volti giovani, e suppongo disinteressati. 
Non sono di primo pelo nella politica, nemmeno di eta', conosco bene i partiti di sinistra, e quando la mia figliola per la prima volta ha votato e mi ha chiesto cosa avrei votato io, ci siamo rese conto che avremmo votato lo stesso movimento, perche' giovane, fatto non da politicanti ma da ragazzi il cui futuro non dipende piu' dalla nostra generazione, la mia e la tua fallimentare, ma dalla loro, per cui giusto che la politica sia nelle loro mani.
Debbo ringraziare Giovanni Favia, poiche' nell'incubo del terremoto - ti scrivo dall'Emilia - e' stato l'unico, il solo, a porre le domande sul fracking. A sollevare il dubbio sulle pratiche estrattive, nonostante apparentemente non provato scientificamente, in un territorio che mai e' stato sismico e improvvisamente lo e' divenuto. Dubbio, in nome del principio di precauzione, sufficiente per dire no alle estrazioni di gas, no al fracking, no al deposito del gas di Rivara. 
Se non ci fosse stato Favia, e il movimento, il Pd che amministra la regione avrebbe strizzato l'occhio ad interessi economici e politici, il governo idem, e noi ora avremmo un bel deposito del gas su un territorio altamente sismico. 
Ci hanno preso in giro sulla questione, detto che scientificamente e' una bufala, ma ti assicuro che mai e' avvenuto un evento sismico cosi' forte nella mia terra, da che memoria anche degli avi ricordi. 
Nei giorni del sisma, durante le forti scosse meditavo che un terremoto ti cambia, le abitudini di vita, le sicurezze, facendoti vivere la stessa precarieta', esistenziale, che vivono i nostri giovani, figli, sul lavoro e non solo, la non certezza del futuro. 
Pensavo appunto meno male che ci sono questi giovani del movimento, che rompono le scatole in consiglio regionale, che fanno informazione, che tentano di condurre una battaglia, una lotta, ove tutto e' ovattato dal silenzio omertoso, dal un po' a me e un po' a te e tutti zitti, inclusi amministratori della cosa pubblica, parenti e affini.
Forse i miei figlioli sono diversi dai tuoi. 
Mia figlia è diplomata, per fare l'universita' ci vogliono soldi e comunque ora anche una laurea non vale niente, la scuola non prepara al mondo del lavoro, non e' al passo coi tempi, coi programmi e con le richieste del mercato. 
Lei ha sempre studiato e lavorato perche' quando i soldi sono pochi i ragazzi non sono choosy, si rimboccano le maniche, e accettano lavori precari, in nero, schiavizzati da falsi finti stage, sfruttati; in tre mesi di lavoro in un discount aveva perso dieci chili, era trasparente, invisibile come i giovani d'oggi. 
L'altro figlio ancora a 30 anni seppure sposato non puo' fare figli, in quanto precario, deve pagare un mutuo della casa, e negli ultimi anni si deve accontentare di fare il lavapiatti. 
Non so se hai mai visto le mani di chi fa il lavapiatti, ma ti assicuro che paiono le mani di un vecchio, e questo non e' il futuro che volevo per i miei figli. 
La tua signora va in vacanza, concede interviste, io in vacanza non ci vado da anni, pur lavorando da 30 anni, e con un futuro se mi va bene da barbona, considerate le pensioni da fame. 
Non era questo il mondo che mi ero prefigurata.
Tu le tue tasse le paghi in Svizzera, noi ancora in Italia, e in cambio non abbiamo nulla, solo pene. 
Quindi abbiamo piu' diritto di te di incazzarci. 
Ma mi sta passando la voglia, di credere non nel movimento, ma in te e soci, poiche' se io devo scegliere tra i giovani e un vecchio babbione, come sono io d'altronde, non ho dubbi di sorta. 
Pertanto il mio vaffaday è per te. 
P.s. io penso che oltre al punto G esista il punto P, la prostata.

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