venerdì 11 gennaio 2013

Tieni botta

Oggi racconto una storia, vera, o verosimile, di un suicidio programmato, legalizzato, indifferente a tutti.
Un quarantenne in ferie, stacco obbligato, dal posto di lavoro, ossessionato dalla perdita del lavoro, si e' buttato dal balcone.
Aveva problemi, dice la gente e la stampa, certo, aveva genitori anziani e malati, forse qualche altro disequilibrio psicologico, ma umanamente comprensibile in questi tempi cupi.
Pare, e sottolineo pare, perche' la fonte della notizia e' attendibile come il due di coppe quando e' briscola bastoni, che un uomo fu colto il giorno prima, in un parcheggio col tubo del gas che sporgeva dall'auto.
A chi se ne ne accorse l'uomo dichiaro' che non trovava lavoro e quindi voleva morire e l'altro gli rispose - ma sei proprio stronzo almeno buttati senza fare danni e casini.
Io non so se era lo stesso uomo suicida poi, cosi' come non so se fu chiamata la polizia e se intervenne, cosi' come non so dei vicini di casa e della famiglia di quest'uomo.
Comunque fatto sta che un uomo si e' buttato, angosciato terrorizzato dalla perdita, potenziale o reale, del lavoro. Un giovane uomo quarantenne, nell'indifferenza totale.
Ecco cosa mi fa stringere i denti, non do' giudizi etici o morali o sul cinismo dettato dalla vita che stride con l'ipocrisia cattolica, comunista od omertosa, camorrista mafiosa, mediatica, ma una cosa e' certa, se ti suicidi fai solo un favore alla tua famiglia, ai tuoi vicini di casa, alla polizia, alla magistratura, ai politici, ai governanti, ad un paese di merda chiamato Italia, che si potrebbe chiamare pure Spagna o Grecia, e che gente iniqua ha reso di merda.
Non lavare loro le coscienze, non liberarli cosi' facilmente dai propri incubi e sensi di colpa, non fornirgli l'alibi della follia, viviamo un terremoto continuo, e non sei tu il punto di fracking, tieni botta.

2 commenti:

  1. Che vuoi che dica?
    Questi episodi stanno diventando all'ordine del giorno come del resto gli infortuni sul lavoro.
    Un commento, un attimo di commozione o quantomeno di attenzione certamente episodi come questo lo meritano, anche se è vero che se volessimo commentarli tutti tra suicidi, femminicidi e morti sul lavoro i commenti su questo od altri siti comporrebbero un necrologio continuo.
    Episodi di gravissima corruzione, preti pedofili e licenziamenti possono completare un quadro già di per se abbastanza angoscioso.
    Ancora una volta, malgrado tutto, sono senza parole.

    RispondiElimina
  2. gia', scusa il ritardo nella risposta ma era sparito il gadget dei commenti, ora ripristinato, siamo un po' tutti ormai senza parole, purtroppo.

    RispondiElimina