lunedì 13 aprile 2009

Vista d'Aquila

Sono giorni che rimando l'appuntamento col terremoto, perche' volevo scriverne non sull'onda emozionale, ma facendo una disamina razionale ed oggettiva dell'accadimento. 
Premesso che la tragicita', drammaticita' di tale evento mi ha colpito particolarmente, al di la' dell'umana solidarieta', poiche' nel mio cuore v'e' uno spicchio di terra d'Abruzzo. 
Altresi', se un occhio alieno, ultraterreno, osservatore neutro, dovesse valutare gli ammessi o respinti sul pianeta Terra, in base all'operato dei suoi abitanti, formulerebbe una sorta di pagella etica espressa in giudizi che si potrebbe leggere cosi'. 
EMERGENZA, PROTEZIONE CIVILE, VOLONTARIATO, SOLIDARIETA' - OTTIMO. 
La Protezione Civile e' intervenuta con tempestivita', solerzia e professionalita'. Stupefacente la solidarieta' repentinamente sorta manifesta e attiva del Paese intero, in rete come sul territorio. 
GOVERNO, PREMIER, POLITICI, AMMINISTRATORI LOCALI - DISTINTO. 
Il governo ha bene agito, un premier presente, i politici potevano evitare inutili sopralluoghi mediatici. Incisiva la presidente della Provincia, con le sue dichiarazioni fuori dal coro e il coinvolgimento di pancia.
RESPONSABILITA', IMPRESE, ENTI, PREVENZIONE - GRAVEMENTE INSUFFICIENTE. 
E' indubbio che vi siano gravi responsabilita' considerato l'alto numero di vittime e macerie, l'entita' del sisma non giustifica il crollo di edifici e costruzioni relativamente recenti, risulta evidente come siano stati utilzzati materiali scadenti e non rispettata la normativa, in una regione ad alto rischio sismico. Responsabilita' che come sempre accade in Italia si rimpalleranno, investendo sia il settore privato, le imprese edili, che quello pubblico, gli enti. Ad ogni progetto e cantiere, mancati controlli e vigilanza, corrisponde comunque una firma, indicante un nome e cognome, la rappresentanza di un'azienda, la delega di un amministratore pubblico, l'appartenenza ad un partito. Si auspica di leggere a breve l'elenco degli indagati. 
INFORMAZIONE, MASS MEDIA - INSUFFICIENTE. 
I media hanno prodotto informazione in ritardo, all'inizio sottotono rispetto alla catastrofe, dimostrando infine scarsa professionalita' e sensibilita'. Da bocciare la conduzione delle interviste, domande insulse al limite della decenza morale e intellettiva. Idem dicasi per le immagini retoriche, piu' costruite ad arte a cavalcare l'onda emotiva, ad ogni disgrazia e cataclisma corrisponde quale rito mediatico l'emblema icona della scarpa. Deprecabili telegiornali e trasmissioni radiofoniche interessate ad audience e share piu' che a cronaca e inchiesta. 
OPINIONE PUBBLICA - DISCRETO. 
La gente si e' stretta attorno alla popolazione abruzzese. Qualche scheggia impazzita di razzismo verso i soliti noti. l'addizione sciacallaggio a etnia rumena, e d'integralismo fondamentalismo anticlericale su finanziamento e ricostruzione dei luoghi sacri. 
PERSONALITA' - NON CLASSIFICABILE. 
Assente, giustificato o meno, il Pontefice. Latitante il mondo del calcio, dal quale ci si attendeva che non scendesse in campo, oltre a devolvere proventi in solidarieta'. Personale delusione verso la squadra della Roma, rea d'aver perso il cuore che l'aveva resa grande. 
FONDI RICOSTRUZIONE - OTTIMO. 
Encomiabili le proposte di raccolta fondi, dall'otto e cinque per mille del reddito, al montepremi enalotto e reality, a petizioni per la donazione di prefabbricati in legno da imprese leader nel settore, all'istituzione di un osservatorio nazionale di cittadini vigilante sulla ricostruzione in Abruzzo. Poiche' se la natura e' per sua stessa connotazione imprevedibile, l'opera dell'uomo e' totalmente prevedibile, gestibile e controllabile. 
Concludendo, quale profilo esce del paese Italia, scevro da retoriche pelosita' e partigianerie? 
Una nazione e un popolo, che puntano sul possibile, poiche' l'impossibile si e' gia verificato. 
A meta' scrutinio, rimandando a settembre per il giudizio finale, si potrebbe scrivere che si impegna ma puo' fare di piu'.

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