venerdì 19 giugno 2009

Nella giungla

Che posso mai dire? 
Che sto con la gente abruzzese.
Che non mi preoccupa chi va a meretrici, ma le meretrici stanzianti ai Ministeri.
Che c'erano quaranta disoccupati per il lavoro di una settimana in una fabbrica di bottiglie del centro Italia. 
Che ieri sera ho mangiato una pizza alle verdure vecchie e non e' cosi' che si supera la crisi di settore. 
Che una gelateria fa lavorare una minorenne, poi le dice scusa ci siamo sbagliati sei minorenne, e manco le offrono un gelato. 
Che la gente racconta la chemioterapia come l'andare dal parrucchiere. 
Che telefono ad un bravo medico e mi risponde d'essere in pensione perche' gli e' morto un figlio. 
Che se potessi vomiterei un Paese di lillipuziani. 
E tutto questo in sole ventiquattro ore. 
Poi mi domando se sono un'aliena io,  tra automi e non umani, fotocopie e non matrici, o se la gente vive di copia e incolla. 
Perche' o capitano solo a me, o capto soltanto io, o si vive di riflesso, oppure Internet ha toppato e creato un mostro. 
Per ora taccio, e ne ho ben donde. 

Nessun commento:

Posta un commento