sabato 4 luglio 2009

Luna story

Luna e' una cagnolina col muso da pastore tedesco e le zampe cresciute a meta' per la corsa interrotta.
Luna ha vissuto rattrappita per lungo tempo in un trasportino per gatti in un magazzino, senza vedere e sentire altro essere vivente.  
Finche' qualcuno l'ha liberata dalla prigionia incolpevole, rea solo di non essere piu' gradita al padrone che le ha preferito un cane di razza, segregandola per tacitarsi la coscienza e non sputarsi allo specchio. 
Nonostante i maltrattamenti e la paura del bastone, Luna e' dolcissima, porta a spasso il suo cuore malaticcio infettato da un verme, quale il suo ex proprietario, sculettando e trotterellando. 
Perche' Luna desidera una sola cosa, uscire, respirare l'aria, annusare gli odori, segnare il territorio ad ogni fermata. 
Nemmeno abbaia Luna, si limita a guardarti con occhi languidi segnati dal rimmel, non si sa se resa muta dalla violenza o dalla mancata comunicazione con gli umani e coi viventi. 
Luna e' una cucciola adulta ancora con la fiducia dei piccoli e la grande saggezza, consapevolezza del suo cuore malato, ritmo cadenzato al passo del trotto mai al galoppo. 
Luna si riconosce, risponde e ti segue, se la chiami Nana'. 
C'e' chi non l'ha voluta perche' la trovava brutta, evidentemente costui o costei ha in casa uno specchio difettoso, da matrigna d'una favola cattiva. 
Aver cura di Luna comporta qualche sacrificio, tempo, energie, risorse, ma investire nel cuore ripaga d'affetto assai piu' di tanti umani. 
L'ultimo ostacolo resta la conoscenza di Luna con Micio. 
Per ora da stanze separate hanno avvertito i reciproci odori, fiati soffiati, attese d'irto pelo. 
Sara' l'incontro determinante, fra cane e gatto, maschio e femmina, dominante e dominato, scontro di istinti animali e spartizione del territorio, l'arcaico gioco del Risiko faunistico. 
Sulla convivenza v'e' molto da imparare, sorprendersi, dall'etologia animale; quasi nulla dai deja vu coazione a ripetere della storia umana. 
A rivederci a Teano, Re e Garibaldi, per l'unita'. 
D'una Italia meticcia.

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