martedì 30 marzo 2010

Divorzio all'italiana

 

Il voto non e' un'opinione ma espressione di volonta' del popolo, per cui le prime centrali nucleari dovranno essere realizzate in Veneto, Piemonte, Lazio, Campania, Calabria. 
E poi via col federalismo fiscale, ogni regione sia autonoma nel governo di fondi, tasse, sanita', istruzione, peggio per le regioni cosiddette povere, ma a queste ci penseranno i loro eletti, di tasca propria, ovvero gli elettori stessi rimboccandosi le maniche, o se no mamma santissima, non e' comunque piu' problema dell'Italia intera. 
Indi per cui fine di ogni assistenzialismo, i diritti e i benefici in primis agli italiani che lavorano e pagano le tasse sul territorio, e che e' giusto che ne godano, gli altri si rivolgano ai propri governanti. 
Nella mia regione non ci sono grossi problemi in quanto a servizi sociali e sanitari, e chi ancora non li ha lotti per averli presso i suoi eletti e governanti, pero' con propri soldi fondi e investimenti. 
Che ognuno si prenda la responsabilita' di un voto e di una scelta di governo territoriale, con onori ed oneri, chi ha lavorato operato bene finora sopravvivera', chi no spiacenti ma e' la dura regola del goal. 
Auguro alle regioni e alle popolazioni che hanno votato Lega e Pdl la migliore riuscita, salvaguardia dell'ambiente, dell'occupazione, della salute e di futuro per i propri figli, nella piu' totale e completa autarchia e autonomia patrimoniale e gestionale. 
Ritengo sia giunto il momento di un'opportuna e saggia separazione in casa, ove ognuno provveda a se stesso e alla propria famiglia-comunita', senza aiuti statali collettivi generali nazionali. 
E per chi non ce la fa o non ce la fara', restera' sempre la Tv, amen.

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