martedì 20 novembre 2007

Sogno lucido

Ne scrivo perche' vorrei ridare speranza.
Ai tanti che piangono i loro cari gia' perduti o in procinto, e ai molti che stanno vivendo un doloroso cammino di distacco definitivo.
Premetto che io credo nelle energie, senza seguire alcuna religione o filosofia di vita, ma sulla base di percezioni, esperienze sensoriali, sensibilita' e quel pizzico di sesto senso che spesso accompagna l'universo femminile.
Talvolta ho sognato presagi anche funesti, una sorta di sindrome da Cassandra che, causa un trauma, mi ha indotto a non sognare piu'.
I miei racconti in fondo sono solo la narrazione di questi sogni, e il vedere come poi s'avverino tali segnali, aiuta a comprendere come la realta' non sia solo cio' che vediamo e percepiamo, o quella codificata da un sistema morale etico e sociale, ma come altresi' esistano altre dimensioni spazio temporali, in un solo termine energia, e come essa si commuti e manifesti in ulteriori e diverse forme.
Ho vissuto sin da bambina un'infanzia riflessiva, meditativa, solitaria; un destino che mi accompagnera' per tutto il corso della vita.
Paradossalmente per nascita e indole sono anche impulsiva e istintiva, trasmetto piu' che col linguaggio verbale col linguaggio corporeo, come i bambini, e col tempo accrescendo il livello di consapevolezza attraverso la parola scritta.
A nove mesi di vita ho vissuto uno stato di coma, precipitando nel vuoto, e ancora oggi convivo coi postumi da sindrome da vertigine.
Avevo rimosso tutto cio', considerate eta' e memoria acerbe, tant'e' che parlando con amici di certe sensazioni spesso mi e' stato domandato se fossi andata in coma, e con la sicumera di chi non sa rispondevo: no mai.
Vivo stati d'inquietudine coscienti o meno coscienti tramite il sogno, verso chi amo. 
E di solito hanno preannunciato un evento doloroso, un possibile distacco, fortunatamente solo temporaneo.
Ho vissuto rare esperienze di viaggio astrale, chi ha letto Castaneda sa a cosa mi riferisco, in situazioni di estrema simbiosi con l'altro.
Ho visto talvolta la morte preannunciata in qualcuno.
Ho avvisato senza motivo logico alcune persone a me care, che qualora si trovassero nel tunnel di tornare indietro nel buio, anche se la luce attira come i richiami dei propri defunti, ma la luce e' il varco, la porta verso la vita infinita, mentre il tunnel rappresenta invece il ritorno alla vita terrena e fisica.
Non so se a qualcuno sia servito, magari anni dopo quando ha vissuto situazioni simili, d'altronde non e' momento che decidiamo noi bensi' cammino del fato, quando e' l'ora si torna indietro o si oltrepassa il punto di non ritorno.
Cosa ci sia dopo la morte fisica non e' dato saperlo, io l'ho rivissuto in una sorta di deja vu forse dettato dal coma in tenera eta', in un momento di dormiveglia ove ero comunque consapevole e conscia di non stare sognando.
Il corpo, la materia, non esiste piu', si sente dilatazione, espansione, l'immagine e' quella della rottura di un uovo, il tuorlo, il nucleo, il fulcro, che si allarga sempre piu' nell'albume, parimente ai cerchi concentrici del sasso nell'acqua; e' la propria energia che si unisce e si fonde nell'universo, nel cosmo e ne diventa parte integrante e unificante, inglobata.
E' uno stato di beatitudine totale completa, una quiete e pace indescrivibili, nessun orgasmo potra' mai eguagliarlo, ecco perche' i defunti appaiono sereni e rilassati quasi con lineamenti da bambini, non solo per la fine delle sofferenze ma per tale condizione di serenita' e felicita' assolute.
E' l'energia che ritorna energia, cosi' nacque cosi' si trasforma, nulla si crea e distrugge ma muta, onde sonore, percezioni visive, un ciottolo, un fiore, un animale, un essere umano; nessuno ha modo di sapere se questa energia cosmica che unisce e forma l'universo si materializzi e sotto quale forma, e quali segnali vengano captati dal mondo terreno.
Mai avere paura di questi segnali, si tratta di energia positiva benefica, gli esseri piu' sensibili e sensitivi la colgono e ci convivono, accettando che coabiti in loro e nell'universo.
Spesso si ha timore di esternare queste sensazioni, forse perche' viviamo in un mondo troppo logico e razionale che definisce folle chiunque non e' omologato, e si sa quanto perfidi possano essere gli esseri cosiddetti normali, guai a scalfire i loro dogma, assiomi, certezze, sicurezze conformi.
La storia e i manicomi sono pieni di gente emarginata, esiliata, etichettata come diversa per questa potenziale energia destabilizzante per il sistema.
Artisti, poeti, pittori, scrittori, musici, anime a cui hanno provato in tutti i modi a cancellare in maniera violenta o subdola l'essenza, il messaggio, cio' che li rendeva unici e speciali, appunto differenti.
Una volta un'anziana attrice napoletana un po' strana, guardandomi solamente, mi disse: tu sei la Luce.
Vero, il mio nome significa splendente, possiedo doti carismatiche, cerco di usarle a fin di bene, nulla a che fare comunque con stregonerie o misticismi, ma attraverso la parola scritta il mio comunicare da essere talvolta autistico trasmette un messaggio a volte spirituale a volte sociale, esprimendo quell'energia che tutti potenzialmente hanno se non repressa o deviata.
Ovviamente trattasi solo di mia umile testimonianza, identificabile nel simbolismo del tunnel, luce, uovo, aura, filamenti luminosi di Castaneda, nella spiritualita' e sensualita' femminile di Coelho, nella magia Bahia di Marquez e Amado, nella filosofia zen e tantrica e nel ritualismo dei popoli del Sud.
Non ho mai fatto uso di droghe, la mia mente ne e' refrattaria, ma ad esempio la Cannabis risulta essere assai efficace nella terapia del dolore, cosi' come altre erbe che si trovano in natura e che non vanno ad arricchire le lobby multinazionali farmaceutiche.
Purtroppo come sempre chi ha denaro si puo' comperare anche una morte dignitosa, al contrario di chi impotente vede marcire in letti d'ospedale e sotto accanimento terapeutico corpi e cervelli distrutti dalla sofferenza ridotti a stati vegetali.
Questo accade tutti i giorni nei paesi del mondo dove governa e comanda il dio mercato e quell'ipocrita professione religiosa oscurantista integralista, che contro ogni precetto spirituale, ordina e dispone vita e morte prive di alcuna sacralita'.
Comunque vada, per raggiungere lo stato di beatitudine occorre che sia il momento giusto, ossia determinato solo dal fato su dettato del cammino prefissato per raggiungere la meta.
E che si arrivi alla soglia con un livello di consapevolezza tale da concedere il passaggio dalla vita terrena alla luce infinita.
Buona vita e  buona Luce.

Nessun commento:

Posta un commento