domenica 30 agosto 2009

Les feuilles mortes

Se si vuol comprendere come pensa e vota l'uomo comune ci si deve circondare di gente comune, vivere, lavorare, conversare con le persone  comuni.
La gente vuole specchiarsi in cio' che non e', ossia nel riflesso dell'irreprensibilita' altrui. 
Il popolo ha sempre bisogno di pseudo giustificazioni, ma agli eletti cio' non è concesso, si pretende da loro esempi e modelli di moralità.  
Con la delega alla moralita', appunto.
Codesto e' l'errore di destra e sinistra, esistere e contare solo nel consenso. 
In Italia Berlusconi vince perche' e' il prototipo delle proiezioni dell'uomo comune, almeno sinora. 
Scalfita l'immagine di moralita' - solo  sessuale, non per evasione o mafia - davanti agli italiani, con la Chiesa contro si cade. 
Se non si e' in grado di lavare i panni sporchi in casa - principio costituzionale su cui si basa la nazione Italia - non si puo', non si sa reggere uno Stato. 
Peccando di mancanza d'ipocrisia, si va incontro alla gogna, alla lapidazione. 
Si sa che la presunzione gioca brutti scherzi, fa dimenticare la cautela. 
In autunno cadranno le foglie.
Les feuilles mortes.

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