martedì 8 settembre 2009

Il rosso e il nero

Alfine le han ridotte ad etichette la destra e la sinistra.
Quante troppe volte ci si e' turati il naso votando ominicchi di sinistra, o di centro nelle comuni liste.  
Ma quando si abbattera' il muro tra destra e sinistra, il rosso e il nero s'incontreranno, i colori dell'anarchia. Ecco la vera utopia. 
Mettersi in gioco per un'idea rivoluzionaria che scombini tutte le regole.
Un progetto politico e culturale basato su obiettivi comuni e non su appartenenze ideologiche, innovativo, di evoluzione e consapevolezza.  
Altrimenti basterebbe iscriversi al club delle giovani marmotte. 
Vorrei politicamente un salto di qualita', non il circolo del ricamo sui sofismi. 
Vorrei gente propositiva, incisiva, creativa, quali i giovani sull'onda, non la bocciofila in bassa marea.
Vorrei gente incazzata, allegra, follemente saggia, non politicamente corretta, ma nemmeno corrotta.
Vorrei che la Rete fosse utilizzata per discutere, proporre, lanciare idee e progetti, non autoincensamenti. 
Vorrei che i pochi neuroni rimasti lavorassero a mille, per inventarsi come cambiare il mondo.
Senza mai accontentarsi di illusioni, seppur corali; senza mai fermarsi che il tempo e' unita' preziosa, sognare e operare come se energie e risorse finissero domani.
Non si vuole la luna, solo un mondo possibile, una scintilla in un mondo impossibile.

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