sabato 7 giugno 2008

Amorevole

Dopo quattro giorni isolata dal mondo, un surplus di televisione, chiacchiere su immondizia, clandestini e fannulloni, come al ritorno da un viaggio mi ritrovo la strada cittadina cambiata.
Spuntano rotatorie come funghi a stravolgere le consuetudine e il volto di una citta', grazie ai finanziamenti europei e in nome del sacro appalto.
In tempi ove vi e' bisogno di certezze e sicurezze, ancora una volta si cambia tutto per non cambiare poi nulla, forse peggiorare anziche' migliorare.
Lo smarrirsi nel proprio habitat provoca disorientamento e ricerca di protezione.
La logistica e' colonna portante della dimensione esistenziale, l'arcana risposta al quesito filosofico del chi sono e dove vado, invertirne i fattori non produce prolificazione bensi' frammentazione.
Di conseguenza anche solo un cartello stradale di deviazione incute panico, quale la direzione, consapevoli della meta ma non del percorso?
Cosi' pure uno stupido carrello di un metro per un metro a quattro ruote, puo' assumere le proporzioni di un autoarticolato da posteggiare, esibendosi nella macchietta da avanspettacolo della lite da cric, amplificandosi in spazi fisici e mentali ristretti.
Nonostante il mondo ostile e la tragicomica farsa del vivere quotidiano, prima o poi i bambini che si perdono nel bosco si ritrovano sempre, tornato il sorriso e una musica dentro dal tempo allegro andante.
E alla mia piccola sotto esame scolastico, l'amorevole augurio di mamma.

2 commenti:

  1. mi incanti smpre con la poesia del tuo pensiero che è sempre ideologicamente estremamente affine al mio un bacio dal tuo chattosilvestro e in bocca al lupo per tua figlia a presto su 40\60 ciao

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  2. ciao chattosilvestro grazie mille del commento lasciato :)

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