sabato 7 giugno 2008

I conti della serva

Fatemi capire le contraddizioni dei tempi moderni.
Non bastava Berlusconi che prima plaude al reato di clandestinita', poi facendo i conti da solerte ragioniere qual e', tira le somme concludendo che il tre nel due non ci sta.
Preso atto che le carceri italiane gia' sovraffollate non reggerebbero i rei inconfessi, appellandosi al monito papale e mistificando un mero calcolo strutturale in segnale umanitario comunitario.
Ma l'incoerenza non e' solo privilegio del ceto benestante.
L'equivalente accade in una casa popolare, ove gli affittuari pagano un canone sociale e scoppia la rivolta per un aumento dovuto all'Istat per un totale di circa quindici euro mensili.
Nulla da eccepire riguardo le sacrosante istanze, se non fosse che parallelamente a livello condominiale si propone di cambiare l'antenna televisiva del caseggiato per poter cosi' fruire del digitale terrestre e di Tv a pagamento, per un costo complessivo di installazione di cento euro a inquilino, il che corrisponde a quasi sei mesi di aumento Istat dell'affitto.
Ora, delle due l'una: o la gente assistita puo' in siffatto modo risparmiarsi la pressione economica e accantonare per concedersi il superfluo, oppure qui qualcuno e' piu' coglione di altri.
Se un tempo si rubava ai ricchi per dare ai poveri, e in seguito si e' rubato ai poveri per dare ai ricchi, oggidi' non si comprende piu' chi siano i poveri e chi i ricchi.
Traendo la conclusione che i due mucchi sono soltanto di furbi e di fessi.

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