giovedì 31 luglio 2008

Co(g)ito ergo sum

Dopo una giornata di lavoro, mentre pulisco il bagno, medito.
Ma lo sapete che da contratto, un'apprendista gelataia per cinque ore giornaliere dalle 17 alle 22 per trenta ore settimanali, inclusi sabato e domenica, guadagna mensilmente 460 euro lordi, il che significa forse 360 euro netti?
L'equivalente che un padre divorziato dovrebbe versare in assegno di mantenimento alla prole, e nel caso in cui sia latitante verso i propri doveri genitoriali, oggetto di querela.
La quale, nei tempi di Internet, si puo' produrre sul web o cartacea, ma rigorosamente in quintupla copia con tanto di facsimile redatto dal querelante.
Che poi se il genitore risulta nullatenente o non dichiara i redditi, ti attacchi al tram.
Poi leggo e sento di ragazzini e ragazzine in vacanza a New York, o addirittura in Australia col Papa, mentre altre figliole, ugualmente e forse piu' studiose, si spezzano la schiena a quattro euro all'ora, il costo di un pacchetto di sigarette.
E' che i loro genitori in carriera guadagnano assai, oltremodo se dirigenti nel settore pubblico, alla faccia di Brunetta che colpisce le madri di famiglia sole, costrette a recarsi al lavoro anche se malate, pena la decurtazione dello stipendio gia' miserevole e intaccato dai prestiti.
Mentre i cosiddetti fannulloni, benestanti o mantenuti nonostante le tacite corna da coniugi facoltosi, oppure parenti e gregari di politici, possono godersi i giorni di assenza per malattia presunta o reale; magari svolgendo nel contempo consulenze professionali da migliaia di euro mensili, con buona pace dei precari veri.
Lorsignori i quali, alla pari di chi fa le leggi, possono usufruire di domestici, coniugi, amanti, segretarie, servili, serventi e disponibili, facenti veci nell'approvvigionamento di viveri, farmaci, certificati medici, durante l'orario prescritto coatto da arresti domiciliari di controllo della visita fiscale.
A proposito di fisco, coloro che invece onestamente guadagnano compensi minimi di sopravvivenza rasentando quasi la soglia di poverta', vengono tartassati puntualmente con accertamenti annuali, poiche' e' risaputo che gli evasori fiscali sono i lavoratori a reddito fisso con detrazione alla fonte.
E cio' avviene quotidianamente con qualsivoglia governo e amministrazione, a destra come a sinistra.
Poi ci sono i finti poveri, ovvero i poveri per una vita intera, che beneficiano non solo di agevolazioni laiche ma pure cristiane come la spesa gratuita in canonica di viveri di prima necessita',  mentre votano a favore nelle assemblee condominiali al contributo per il costo di montaggio di una antenna Tv che consenta l'abbonamento al digitale terrestre e a Sky.
Pur essendo famiglie certificate indigenti a canoni d'affitto risibili in case popolari, non è inusuale che possiedano l'ultimo modello di cellulare, motorino, televisore a grandezza cinema, e tutte le mercanzie  promozionate dalle televisioni commerciali.  
E per forza, non pagando niente, avendo tutto gratuito, mantenuti dallo Stato e dai contribuenti che pagano le tasse, quei soldi che prendono in nero non dichiarati andranno pur spesi. 
Talvolta mi domando se non fosse stato piu' produttivo e redditizio investire nella professione esentasse di peripatetica; oppure modello borgatara tossica o violenta tipico caso da assistenza sociale.
In alternativa avrei potuto fare la moglie borghese mantenuta, stile ritratto di famiglia, casalinga, annoiata, e complice di trasgressivi reciproci tradimenti coniugali.
Ultima opzione rimanente, sarei potuta divenire la concubina, la cortigiana, l'amante di danarosi e pingui anziani signori dal Viagra blu come il Grande Puffo.
Ma non mi sarei ritrovata nelle vesti di Puffetta.

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