lunedì 12 ottobre 2009

Dr. Marx e Mr. Smith

Speriamo che i sindacati muovano le terga non solo per la liberta' di stampa, ma anche per gli arresti domiciliari di dipendenti pubblici in stato di malattia, precari della scuola e del lavoro, cassintegrati e disoccupati. 
Mi sono veramente rotta le scatole di governi e ministri che fanno leggi anti costituzionali, spostando l'attenzione in tal modo dai problemi reali del Paese; e di perdere tempo, mesi, anni a raccogliere firme o presentare istanze di incostituzionalita', mentre l'Italia va a fondo, la gente perde lavoro e potere d'acquisto, l'economia va a rotoli e i giovani sono senza futuro. 
Quando in uno Stato i governanti non sono in grado di fare gli statisti e agli industriali tocca - invece che occuparsi di produzione - fare i politici, e' un Paese cronicamente in passivo, privo di prospettive.
Ora il primo interesse di lavoratori e imprenditori - quelli seri non da baraccone - e' destituire, delegittimare un governo inetto e incapace, che produce piu' danni che utili. 
Se in un'azienda si licenzia il manager, il direttore generale, non vedo perche' l'azienda Stato non puo' licenziare il premier, per deficit fallimentare. 
Adesso l'alternativa è una sola: si ferma ogni produzione - sia lavoratori che industriali - e si paralizza il Paese, in nome di una vera, reale, concreta ripresa e rinascita. 
Altrimenti non si esce da cotanto Stato comatoso, paludoso, da sabbie mobili. 
Lorsignori hanno interesse a restare aggrappati alla zattera, poiche' comunque avranno isole e paradisi fiscali; noi - gli italiani onesti, ricchi e poveri - abbiamo l'interesse a buttarli giu' dalla zattera, se vogliamo salvarci e salvaguardare il nostro futuro. 
Pertanto sospesa la lotta di classe - armistizio contingente - uniti si vince. 
Tanto, con Berlusconi mia figlia al massimo potrebbe avere un posto da velina al costo di una cena; con Bossi si assume solo se di razza pura padana; con Bersani ci vuole una tessera di partito o la Coopcard. 
Sarei disposta a fare un'alleanza pure col diavolo, al patto che si porti all'inferno codesta zuppa ripugnante e nauseabonda. 

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