venerdì 28 dicembre 2007

Bastarda



A volte mi chiedo cosa ho da offrirti.
Parole, una mano, il mio essere “bastarda”.
Se tuffarmi nei miei pensieri, nei tuoi,
se indossare i tuoi abiti e sentirmi tu,
o spogliarmi dei miei e non essere più io.
Se inventare nuove favole, sogni,
se stringerti è già abbastanza
se entrarci dentro significa volare
o cadere.
Se riempire il mare a cucchiaiate o svuotarlo
a grandi sorsi.
Se la rabbia che ci bolle dentro va lasciata
evaporare a bagnomaria o fatta esplodere
insieme ai nostri cuori.
Se l'anima è una scimmia aggrappata ai capelli
o va addormentata, ninnata, chetata.
Se il groppo che prende alla gola e allo stomaco
tra le tue, le mie, braccia, potrà sciogliersi
o vomitare una bestemmia.
Se faremo in tempo a mancarci,
non ci mancheremo mai.

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