domenica 30 dicembre 2007

Penultimo giorno

Penultimo giorno.
Di passaggio, transizione, il cielo neutro rispecchia la staticita' del momento, come se il tempo si fosse fermato.
Riflessione, meditazione, indietro un calendario gocciolante date evanescenti, avanti l'incognita di eventi imprevedibili.
Passato, presente, futuro, un miscuglio dai sensi al cuore, testa e pelle.
Nessuno celebra mai il penultimo, tributi e dannazioni solo al primo e ultimo.
Ma il penultimo simboleggia il vero gioco di squadra, il bilancio del lavoro di gruppo, l'opera omnia di vittorie e fallimenti, la smorfia dell'allenatore all'occasione persa di un rigore mancato.
Chi non risponde al saluto dopo una lite e' nemico di se stesso.
Tu che accogli, un ti voglio bene mimetizzato tra imbarazzati colpetti di tosse, sei piu' fragile ancora, spiazzato dalla femminea incoerenza e contraddizione fattasi donna.

Dafne e' una figura della mitologia greca, ninfa del bosco figlia del fiume Peneo, amata sia dal mortale Leucippo che dal dio Apollo, ama cacciare seguendo percio' le orme della vergine Diana, decisa a non cedere all'amore.
La leggenda narra che Cupido colpi' il dio Apollo con una freccia d’oro in grado di far innamorare alla follia dei e mortali della prima persona su cui avesse posato gli occhi, e la ninfa del bosco Dafne di cui Apollo si era invaghito con una freccia di piombo che faceva rifuggire l'amore.
La ninfa colpita dalla freccia di piombo appena vide Apollo comincio' a fuggire. Apollo inizio' allora ad inseguirla, finche' Dafne non giunse presso il fiume Peneo pregando il padre di aiutarla e fu cosi' che si trasformo' in un albero d’alloro.
Il dio ormai impotente, decise di rendere questa pianta sempreverde e sacra, simbolo di gloria da porre sul capo dei migliori fra gli uomini, capaci d'imprese esaltanti.
Un'altra versione del mito presenta Dafne come una mortale amante della caccia, che viveva percorrendo le montagne insieme alle sue compagne cacciatrici sotto la protezione di Artemide.
Leucippo invaghitosi di lei, per avvicinarla si travesti' da donna e si uni' al gruppo delle cacciatrici.
Apollo, ingelositosi, decise di smascherare l'inganno ispirando al gruppo il desiderio di bagnarsi in una sorgente. 
Leucippo costretto a spogliarsi fu scoperto, e solo l'intervento degli dei che lo resero invisibile pote' impedire una tragica fine.
Apollo nel trambusto cerco' di rapire Dafne, che pero' riusci' a fuggire e, dietro sua preghiera, venne trasformata da Zeus in alloro.

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