mercoledì 19 dicembre 2007

La vedova nera

Oggi mi sono vestita a lutto.
Tutta in nero dall'intimo alle scarpe.
In sdegno a questo Paese del malaffare, ai portafogli sempre piu' vuoti, ad un Natale che nessuno sente; semplicemente perche' non vi e' nulla da sentire.
E ho fatto bene a vestirmi a lutto.
Poiche' dopo aver pagato tasse, affitto, bollette, resta uno stipendio da fame per camparci una famiglia.
E nera come una vedova ho incontrato l'ex coniuge, quale spettro non l'avevo riconosciuto, ma probabilmente nemmeno lui ha riconosciuto me, il tempo passa e con la crisi gli alimenti mancano.
Nera come la Befana fascista.     
Chi in vena di masturbazioni mentali direbbe una dark lady, senza intimo rosso a Capodanno, perche' rosso unico e' lo sdegno.
E allora meglio arrivare all'anno nuovo in pura follia, che ha la tinta viola della pazzia.
La moratoria per la pena di morte non serve in Italia, gia' morimmo di stenti, come cantava il Faber.
Il contrasto delle perle sul nero fa sempre signora, anche con le pezze al culo.
Una vera signora non dovrebbe dire parolacce, anche se nel talamo puo' piacere, ma in questo mondo impossibile, di possibile c'e' solo sesso tantrico o vaffa cosmico.

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