sabato 29 dicembre 2007

Cari auguri

Oggi festeggi ventotto anni.
Quanto tempo da allora, una mamma che scambiavano per sorella, sino al giorno del tuo matrimonio.
Ci sono date epocali.
Si sbattono portoni in faccia, si aprono piccole tane.
Devo fare tante cose, ora pero' vorrei solo una sigaretta, il mio regno per un anello di fumo.
I capelli sempre piu' lunghi, che le forbici costano, un look sul nero dark con qualche laccetto ammiccante, un reggiseno a balconcino rosso.
E questa ragazzotta cinquantenne e' quasi pronta per il nuovo anno.
Che sara' peggiore del precedente, i bisestili portano sfiga, ma brindiamo alla vita.

A mio figlio 

Le parole a volte sono aghi.
Ma non profumano di pino.
La terra è bagnata.
Sa di muschio.
Tra i licheni,
una chiazza di velluto.



Amico fragile 

Amico fragile
che spesso mi piangi tra le braccia
per un amore perduto
per una vita bistrattata
per un bambino non nato o rifiutato

Ho le braccia grondanti lacrime
le mie le tue
quelle di chi era e sarà dopo con noi
possiamo stringerci un momento
e tener stretto tutto il dolore del mondo
ma l'attimo ci è fatale

Il vento asciuga il pianto
spazza fuori ogni ricordo
e se apriamo le braccia il sogno vola via
alla luce del mattino
per vederti ritornare chino all'ombra della sera

Vorrei avere le braccia tatuate di sorrisi
che ogni stilla di sangue fosse goccia di colore
tenere in pugno baci ardenti
e negli occhi sguardi ridenti
con l'impronta della tua mano nella mia

Sei l'infinito figlio che se ne va
sulla buona o cattiva strada
potrei rinchiuderti in un tempo passato
ma le mie braccia ora sono aperte
che un altro amore accolga
la nostra amica fragilità.

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