Dopo trent'anni di lavoro e quarantotto di vita, potrei vendermi l'indifferenza, il distacco, non solo per il mio destino ma per quello altrui e del mondo intero.
In fondo la sussistenza, sopravvivenza, e' legata a una diagnosi clinica, ad un conto in banca, all'arrivare a fine mese.
Io ho gia' ipotecato i prossimi dieci anni lavorativi ad un tasso usuraio; la salute e' un optional derivante dal pagamento dei ticket; affitti, mutui e carovita dipendono dai tassi d'interesse, di qualcun altro, mai nostri.
La famiglia, il parentado, ognuno e' impegnato a sbarcare il lunario, coi propri fallimenti economici ed esistenziali; i figli crescono alla meno peggio, ammesso che ci siano soldi per il mantenimento e gli alimenti.
Amici, se si escludono quelli che vogliono dormire con te, sono rari in tal deserto.
Nella giungla della metropoli intermittente qualche lucina anabbagliante, lumini nel cimitero di emozioni e sentimenti.
Amori narcisi egoisti ed egocentrici, che durano il tempo di una notte senza lasciare tracce, se non sul lenzuolo.
Festeggero' l'anno nuovo con una stecca di sigarette e una bottiglia di champagne, io e micio, e al macero tutto il resto.
Amori narcisi egoisti ed egocentrici, che durano il tempo di una notte senza lasciare tracce, se non sul lenzuolo.
Festeggero' l'anno nuovo con una stecca di sigarette e una bottiglia di champagne, io e micio, e al macero tutto il resto.
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