mercoledì 17 dicembre 2008

La conquista del mondo possibile

Siamo quasi a fine anno, e si fa un primo bilancio, in questo anno bisestile di sfiga e crisi. 
E' da anni che non mi interesso alla sinistra istituzionale, in cui ho smesso di credere da lungo tempo.
Cosi' come non mi aspetto gratificazioni dal lavoro, oppure da qualche presunta amicizia, o da qualsiasi presunto amore che in verita' vuole solo giacere con te per raccontarlo poi in giro. 
Come se per passare da coglioni ci volessero i coglioni. 
Tuttavia vivo una fase magica, cio' che rende umani e' il battere del cuore, piu' che il cervello. 
Gli scrittori - cosi' come i poeti - talvolta si riposano, perche' devono vivere la loro storia, che e' quella che mai narreranno. 
Posso solo augurare, e augurarmi, un bel sogno, una favola, lasciando perdere politica, dialettica, e ars scribus - termine coniato all'istante. 
Prendersi una vacanza, regalarsela, pretenderla, nudi, scalzi, col cuore in mano, e qualsivoglia luogo esiste, incluso questo. 
Il mondo possibile e' dentro noi.

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