lunedì 29 dicembre 2008

Caro Samir Nadim

Mi frulla un'idea balzana in testa, per il blog 2009. 
Un blog intimo, confidenziale, epistolare ad un amico invisibile, immaginario. 
Come quando si era bambini, chi non ha avuto il suo amico inventato immaginato, a cui narrare storie minimali quotidiane, col quale condividere pensieri, sensazioni ed emozioni? 
L'amico del cuore, di fiducia, che mai tradisce, compagno nelle notti insonni, complice dei piccoli segreti sussurrati, nuvole di sogni che poi svaniscono all'alba. 
L'amico ricercato mai trovato. 
Missive a destinatario sconosciuto, ignoto al mondo, non rispedibili al mittente, come messaggio in bottiglia alla deriva, chi raccoglie legge, senza risposte. 
E' un esperimento letterario, nulla a che fare con amore e psiche, una sfida di scrittura non soltanto creativa ma autentica, perche' il mondo salvato dai ragazzini e' possibile solo se si torna bambini. 
Con le parole piu' sentite e vere, d'umanita'. 
Solamente il nome e' puramente casuale, di fantasia, tutto il resto sara' cronaca, nell'anno del Signore 2009. 
Amico mio, ho scelto per te un duplice nome, speculare alle mie identita', l'una splendente e oscura l'altra. 
Samir, nome maschile arabo il cui significato e' compagno di una chiacchierata notturna.
E Nadim, nome maschile arabo che significa compagno di bevute. 
Caro Samir Nadim, presto ti scrivero'.

Nessun commento:

Posta un commento