martedì 22 gennaio 2008

E oggi si pensava a te

Ho ricevuto la mail di un caro vecchio amico.
C'eravamo persi perche' mi aveva taciuto il progressivo distacco del mio compagno, l'uomo che piu' ho amato.
Ed io da leone quale sono, non ho mai perdonato questo suo presunto tradimento di omerta'.
L'anno scorso ha perso un figlio.
Un figlio coetaneo al mio, che ho conosciuto, un ragazzo tenero forse inquieto, dal nome importante.
E mi sono scese le lacrime.
Nella sua vita ora e' arrivata una piccola creatura, femmina e dal nome bellissimo.
Mi scrive che e' felice con la nuova compagna e famiglia, abbastanza almeno.
Sebbene mi faccia male questo ritornare a quei tempi andati, felici appunto, mi ha commosso il suo ricordarmi, associarmi ancora all'utopia d un progetto politico di sinistra, ma soprattutto e' per me struggente il titolo della mail: "E oggi si pensava a te".
Come in una vecchia canzone di Gianni Morandi "Canzoni stonate", datata come la nostra amicizia.
Ci si riconosce sempre, nonostante l’acqua che passa e il vento che ci sferza, seppure non usi piu’ il nick di come ti chiamava il tuo cucciolo.
Con immenso affetto.

Nessun commento:

Posta un commento