martedì 15 gennaio 2008

Il milite ecologico

Circola in Rete una mail - non si sa quanto attendibile come fonte e notizia - nella quale si denuncia che a Cagliari sono stati pestati due ragazzi dalla polizia.
Giovani che nulla avevano da spartire con la guerriglia urbana scatenatasi per l'arrivo sull'isola di tonnellate di immondizia partenopea, ma vittime comunque innocenti e inermi della linea dura.
Linea dura significa botte da orbi.
Se ai tempi genovesi del G8 ad ordinarla furono probi rappresentanti del governo di centrodestra, oggi nei giorni della rivolta della monnezza sono retti funzionari del governo di centrosinistra.
Cambiano i governi ma non la repressione violenta dei moti ribelli, piu' o meno popolari a seconda del volto coperto.
Dietro passamontagna e fazzoletti - chador occidentali - possono occultarsi teppisti, camorristi, estremisti, servizi segreti, prezzolati e assoldati a depistaggio di interessi partitici, economici, politici.
A cavalcare l'onda di ogni protesta sacrosanta e non violenta, si rischia il linciaggio da parte di chi attizza il fuoco per incenerire dissenso, opposizione, antagonismo.
Sono le armi, le risposte del potere che per alimentarsi e mantenersi esercita potesta' autoritaria, ove manca autorevolezza.
E quale autorevolezza si vuole riconoscere a governi ed amministratori che hanno portato un intero Paese a sfiducia e zimbello del mondo?
Che ancora nicchiano ad indicare pubblicamente il nome del responsabile dell'inquinamento nazionale, delegando ai loro Bravi l'azione intimidatoria e censoria sui tanti Don Abbondio, giornalisti, sindaci, presidenti locali?
Al contrario di chi si sporca le mani nei salotti ovattati di mafia, camorra, finanza, politica, chi fa pulizia nelle strade e' l'esercito italiano.
Onore e merito al milite ecologico.
Chi invece ha ancora la mani lorde di sangue - del sangue di un ragazzo ferrarese diciassettenne che si chiamava Federico Aldrovandi - e' qualche poliziotto sotto processo adesso dopo anni di omerta'.
La puzza della peste dilagante non e' solo quella proveniente dai rifiuti marcescenti: se finora si votava turandosi il naso, ora non basta la maschera antigas.

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