So quello che si prova in quei momenti, l'ho sperimentato sulla mia pelle.
All'inizio non capisci, non ti rendi conto di quello che è accaduto.
Vivi come un brutto sogno, stupito e incredulo.
Vivi nel frastuono: un bel funerale di stato, belle parole e con questi gesti tutti se ne lavano le mani.
Vivi come un brutto sogno, stupito e incredulo.
Vivi nel frastuono: un bel funerale di stato, belle parole e con questi gesti tutti se ne lavano le mani.
Subito dopo ritorni alla realtà. Il dolore ti fa impazzire, entra in te come l'aria che respiri.
E allora cerchi aiuto e conforto.
Chiedi una mano e riponi tutte le tue speranze nella giustizia, che ti aiuti a capire. Ma ti si chiudono le porte in faccia perché tu non sei di serie A anche se sei una persona onesta, come lo erano Fausto e Iaio, due ragazzi che frequentavano il Leoncavallo e perciò "carne da macello".
Il privilegio di sperare giustizia, di avere un processo, di essere risarciti del sangue dei nostri cari non è un nostro diritto.
Anche se sono vittime innocenti della strategia di quel periodo e nessuno si azzardi a dire il contrario. Da ben 22 anni mi sono costituita parte civile in un procedimento contro 3 individui di estrema destra, ma questi vivono tranquilli e fanno carriera.
Perché nessuno li tocca?
Eppure ci sono 6 pentiti che li accusano.
Perché i pentiti dei nostri processi non sono attendibili?
Forse lo sono solo quelli che vogliono loro e i nostri non sono tra questi.
Dove sono tutte quelle belle frasi che da bambina ti hanno insegnato a scuola, come ama la patria, difendila e rispettala.
Io l'ho fatto questo, ma lei non mi ha ricambiato.
Noi per lo stato siamo vittime invisibili, che non vuole proprio vedere.
E io mi sento come una madre argentina e Fausto e Iaio dei desaparecidos.
(Danila Tinelli)
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