Tocco di fata non ti rapi' del senno
casomai dono' una purezza in piu'
il candore del silenzio sceso a neve
a tacitare il grido d'offesa
all'infanzia alla follia umana.
Danzi sul ghiaccio del tuo distacco
con pattini d'argento disegni cerchi
sulla lastra
lucente come luna
su cui sei lontana.
Volano fili di brina al vento
nessun sole potra' sciogliere
la treccia il nodo di parole
la breccia oltre al muro
alcun fabbro a fonderne il calore.
- Puoi tranquillamente attribuire a me la colpa del novanta per cento circa di tutti i tuoi guai, problemi, frustrazioni, sfighe e catastrofi. Per il restante dieci per cento prenditela con Maastricht. -
(Lella Costa)
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