venerdì 1 maggio 2009

Lettera del Primo Maggio

Caro amore mio, potrei scriverti oggi di diritto al lavoro, di precariato, disoccupazione, morti bianche, e invece ti scrivo da collaboratrice famigliare. 
Ho sottoscritto con te un contratto interinale, a termine, prestazione occasionale sottopagata, sottostimata.
Lungi da me l'idea di dividere profitti, non siamo in statuto societario, ma vorrei solo che il mio investimento non fosse in perdita, almeno in pareggio.
Sto prestando la mia opera, tempo energia, risorse, per un bilancio finale a pericolo dosso. 
Assunta la mia anima, immagine, corpo, non mi compensa la misera retribuzione, parcella temporizzata, briciole imprenditoriali. 
Sempre in regime fallimentare, lancio sul mercato un prodotto mai in saldo, liquidazione o a fondo perduto. 
Sono la pubblicita' di me stessa, in riflesso a te, ma stanca di sostenerti e promozionarti. 
Non rivendico indennita' o assicurazioni a copertura rischio, ne' prepensionamenti. 
Ma sto prendendo fuoco, nonostante le misure e norme di sicurezza, e non c'e' elmetto, scarpe infortunistiche, tuta d'amianto che tenga. 
Posso, puoi, licenziarmi, lavorero' per me, per altro e saluteremo il Signor Padrone. 
Son tempi preziosi, data l'eta' maturata ragionata, mai subalterni bensi' in cooperazione. 
Suona la sirena, non canto di geisha ne' crumiraggio. 
Alcuna concorrenza sleale, se pur mi daro' ad altri, non tollero le aspettative a lungo termine, inflazionate. 
Se trovi il tempo per te stesso, nonostante le previsioni programmatiche, trovalo anche per me, altrimenti significa che non ti serve forza lavoro, ma schiavitu'. 
La mia mente, il mio corpo, la mia voce, che cosi' t'intrigano, molotov d'ormoni e neuroni, gridano ribellione. 
So che detesti gli ultimatum, ma data la crisi congiunturale, o la fabbrica va in cassa integrazione, oppure se ci tieni prima che chiuda, previeni e limita il danno. 
Non e' colpa dei cinesi, di rumeni, comunisti o berlusconiani, in gioco ci siamo io e te. 
E un futuro che non puo' piu' attendere. 
Ah dimenticavo, buon Primo Maggio.

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