mercoledì 13 maggio 2009

Piccolo torrente

Caro Jaffar ci han messo in castigo. 
Perche' la bidella mi tirava le treccine e tu mi hai difeso. 
La maestra minaccia di bocciarci. 
Cosi' non posso piu' sedermi vicino a te. 
Quasi quasi apro un chiosco di kebab. 
E li metto tutti in fila come il treno. 
Ma non dirlo a nessuno che sono clandestina, altrimenti mi danno in adozione. 
E io non voglio papa' cattivi ne' matrigne. 
Ho diritto d'asilo in questo strano Paese, dove buttano i bimbi con l'acqua sporca? 
Se mi rifugio tra le tue braccine dietro la lavagna, divento una rifugiata? 
Facciamo una barchetta di carta e ci scriviamo il tuo nome, Jaffar. 
Che vuol dire piccolo torrente, e scappiamo via.

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