lunedì 28 aprile 2008

Roma Caput Mundi

Scrivo questo articolo senza sapere ancora i risultati elettorali.
Ma considerata la bassa affluenza alle urne, suppongo che il voto appartenga alla destra, la sinistra ormai ha dichiarato la resa.
Attenzione pero', non significa defezione o diserzione, ma necessita' e urgenza di far morire feticci, cariatidi, maschere di una politica che da tempo non e' piu'.
Non si tratta del muoia Sansone e tutti i Filistei, per il semplice motivo che non esiste Sansone ma solo qualche follicolo di criniera spelacchiata, forfora e allergia.
D'altronde era impensabile il riproporre un sindaco come Rutelli, di cui i romani, a destra come a sinistra, avevano le catacombe piene.
Non che Alemanno sia migliore, e' come dover scegliere tra zuppa e pan bagnato.
Entrambi hanno puntato la loro campagna elettorale sulla sicurezza, cavalcando l'onda degli stupri, veri, presunti o gonfiati.
Si potrebbe munire le donne oltre che di bracciale o collare antiviolenza, di paletta per eliminare eventuali residui di sterco ormonale.
Ancora vige nella mentalita' comune l'associazione minigonna - te la sei voluta, come se vivessimo nello zoo musicale del Faber, peccato che mentre proliferano giudici latitano i gorilla, razza in via di estinzione cacciata da chi di duro tiene solo il fucile.
Come l'Araba Fenice, Roma deve risorgere dalle proprie ceneri.
Perche' la citta' eterna non merita ne' Rutelli ne' Alemanno, ma un vero condottiero, degno e fiero, che la riconduca alla sua storia, arte e cultura.
A quella hola da stadio che fa pulsare il cuore, l'esserci qui e ora, senza se e senza ma.
Tra meno di un mese, il 24 maggio la Roma si giocherà lo scudetto.
Lassatece sogna'.
Roma Caput Mundi.

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