domenica 7 settembre 2008

L'attesa


E se quel nostro essere vano vago 
seguisse una trama 
un ordito celeste 
punto d'unione 
d'orsa minore a maggiore 
Se da distanze siderali s'udisse l'eco 
il canto straziante 
di sirena astrale 
scia argentata arpionata 
a rottame spaziale 
Se il cuore d'un naufrago pulsasse l'oceano sino
a sconvolgerne il mare 
vortice d'onde 
tromba marina 
a salire le scale del cielo 


Se il viaggio solitario prossimo a partenza
luce tracciante a illuminare magica rotta 
stella cometa in discesa 
raggio di faro in ascesa 
E se dal silenzio cosmico dei propri abissi 
esplorando in parole mute con tocco di dita 
giunti alla meta il primo vagito a terra: 
t'amo.

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