mercoledì 18 marzo 2009

Condom

C'e' chi confonde ancora Aids e Adsl, e predica l'astinenza sessuale dalla cella di un confessionale, magari toccandosi.
I piu' sgamati hanno scoperto il sesso virtuale, senza bisogno del preservativo. 
Chi invece fa ancora l'amore all'antica maniera, coi corpi, rischiando la scomunica se usa il profilattico. 
Col rischio di ritrovarsi anziche' bolle papali, bubboni infetti. 
Non mi interessa chi va con chi e a fare cosa, purche' consenzienti, ma che si tuteli assieme al proprio compagno/a, o partner da avventura carpe diem. 
Non mi appartengono moralismi e pudicizie sessuali,  o sessuofobiche,  che ognuno scelga la sua strada, senza giudicare possibilmente; il bisogno di una carezza o calore umano va ben oltre ad una mera penetrazione, del corpo e non dell’anima. 
Ho educato i miei figli alla contraccezione e prevenzione, non come fanno tanti uomini anche coniugati  che rifiutano il condom in relazioni extra o con prostitute infettando la coniuge, oppure maschi e femmine, giovani e non, in vacanza all’estero in turismo sessuale 
Da madre, ho chiesto preservativi a mio figlio, ci si scandalizza? O qualcuno tira la prima pietra, magari sposati felici e in odor di corna, virtuali o reali? 
Cio' che e’ stato teste' pontificato dalla savana africana - ove l'Aids dilaga e nascono bimbi gia' contagiati - e’ incitazione allo sterminio di massa, il Male.
Quello che fa tutti i giorni la Chiesa del terzo mondo, i Beati costruttori di pace, chi aiuta e non sentenzia, e’ il Bene. E non il pene. 
Mi riconosco nella filosofia zen, nel sesso tantrico, rispetto da atea o agnostica ogni religione, ma detesto l’integralismo, che sia cattolico o di altre fedi, e l’abominio di dichiarazioni pubbliche, mondiali,  quando si parla nel nome di Dio, ovvero di un dio che non e' mio e non conosco. 
Quel Dio che e’ figlio di un dio minore, che avrebbe scatenato il diluvio universale sulla pedofilia clericale, quel Dio che lascia libero arbitrio, ma per chi compie e propaga il male, consapevole, punisce, com'e’ vero Iddio, appunto. 
La questione embrionale non e’ se feto non feto o se fato non fato, destino, ma il fatto che mai Buddha o Dio perdoneranno giudici e mercanti del tempio; papa’ Englaro e Boccadirosa siederanno al loro fianco, invece. 
Quando nel sesso, protetto, massimo gesto d’amore e rispetto verso se stessi e gli altri, si sapra' raggiungere il nirvana, godendone in gioia e non nella sofferenza del dolore, si arrivera’ a Dio.

Nessun commento:

Posta un commento