lunedì 2 marzo 2009

Meno tette per tutte!

Finalmente il nostro Parlamento legifera. 
No, non sulla crisi economica, non sul sussidio ai disoccupati, non sul crollo delle borse - sebbene siamo sempre in tema ghiandolare - ma sulla chirurgia estetica, infatti vengono vietate le protesi al seno per le minori di diciott'anni. 
Trattasi, pare, del problema piu' pressante nel Paese, difatti e' notorio che una precaria o una cassintegrata hanno i soldi per pagarsi il silicone. 
Cosi' come chi e' genitore sa che per un qualunque intervento medico sui minori - fosse pure un'otturazione dentaria – occorre a prescindere l'autorizzazione del tutore, ossia la firma. 
Invece di preoccuparsi di tetti - per gli sfrattati dalle banche causa insolvenza delle rate di mutuo - ci si occupa di tette. 
Giustamente, poiche' ancora la collettivita' non si fa carico dei traumi fisici e psicologici derivanti dall'innesto di gelatina dalla prima alla quarta. Senza poi calcolare il danno esistenziale da retromarcia e folle. 
L'informazione pubblica - la vita in diretta - ci sensibilizza invece sulla scottante questione sociale a cui la maggior parte degli italiani risulta ignava, perche' come dichiarato dalle intervistate famose, una taglia maggiorata di seno aiuta, ma va regolamentata - come le spalline del reggiseno, e il provvedimento d'urgenza ci viene motivato da un sottosegretario donna da copertina di Vogue. 
Ma siccome siamo in un paese democratico e pluralista, alle fanciulle piu' povere e comunque arriviste e' concesso fumar sigari, Clinton docet.

Nessun commento:

Posta un commento