mercoledì 21 gennaio 2009

Le bon ton

Gia', l'etichetta, il cerimoniale, la diplomazia. 
Obama non e' Marcos. 
D'altronde Obama e' stato votato da milioni di americani, mentre Marcos nel suo Messico ha perso. 
Vero che in periodo di crisi planetaria nuoce troppo sfarzo, troppa attenzione agli abiti di rappresentanza, a proposito di cammelli e crune dare sempre il buon esempio, ma si sa non ci son piuì santi come San Francesco. 
E considerate le gaffe e gag storiche dei nostri presidenti del consiglio e della Repubblica - chi non ricorda ancora Leone - un corso di galateo sarebbe oltremodo indicato; ricchi si diventa signori si nasce. 
Questa crisi su cui ci ammorbano in ogni luogo mediatico, come se la gente non la vivesse gia' sulla propria pelle per sentirsela anche raccontare; ad alcuni ha colpito un anno fa, a molti adesso, e i tanti che poi verranno. 
Mia figlia mi domanda:
- Mamma se fossimo in piena crisi mi avresti detto ho tamponato col sorriso sulle labbra? -  
Le rispondo:
- No anzi mi sarei messa a piangere -. 
Ecco come puo' cambiare la vita, dipendere da mille euro, concedersi il lusso di speranze, sogni, futuro.
Forse l'America si consola con Obama, un faro dal ponte di New York.
Noi si confida nella nebbia, quali anime evase in fuga.

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