venerdì 9 gennaio 2009

Tantra

Oggi si ciancia di sesso. 
Ormai prendo spunto nello scrivere dalle mie chiacchierate notturne col matto di turno. 
Il bello del parlare coi matti e' che non ci devi poi dormire assieme. Ovviamente io sono piu' folle di loro, o almeno alla pari, sicche' mi ci diverto pure, ma colgo perle di saggezza che coi cosiddetti normali non capto, la gente e' troppo presa ad incensarsi o incensare altri, o ad elemosinare sesso come se fosse affetto. 
Ma ritorniamo al tema odierno. 
Dopo un anno sabbatico di astinenza sessuale, per scelta e stanchezza, il 2009 sara' l'anno del sesso, inteso come amore, pulsione, istinto, passione.
Nulla a che vedere col Kamasutra od acrobazie ginniche, tantomeno con avventure in squallidi motel, bensi' tesi a riscoprire il linguaggio del corpo.
Basta parole, virtuali e reali, bla bla dell'inconsistenza, vuoi mettere lo sguardo, il tocco, l'impatto visivo che ti fan scorrere un brivido nelle vene. 
E siccome il mio sangue e' annacquato a lambrusco, non sara' certo un freddo cerebrale a farmi battere il cuore, ma qualcuno e qualcosa di caldo rosso vivo, penetrante. 
Immagino gia' sorrisini maliziosi alla lettura di codesto termine, cerchiamo di capirci. 
Penetrante ovvero intenso, insinuante, significante. 
Come un bel quadro, il colore e la pennellata, una musica dal ritmo avvolgente e coinvolgente, un libro o un film che ti trascinano dentro quale personaggio, una scultura, un nudo d'artista. 
La riscoperta dei sensi, se taci t'amo. 
Lode a chi sa parlare col corpo, comunicare, trasmettere, occhi, tatto, gusto, odori, posture, senza necessita' di spiegare, dettagliare, specificare, controbattere. 
Ode a chi apprezza l'arte amorosa, amorevole, aver cura di se' e del corpo, anima dell'altro. 
Si riparta dall'Io bambino, che si esprime a suoni e gestualita', come gli animali d'altronde. 
Scoprire assieme il confine, labile e irrisorio, tra animalita' e umanita', e' quanto di piu' intrigante possa esistere, liberi da sovrastrutture morali e sociali. 
Ora guardatevi allo specchio. 
Cosa esprime il vostro corpo? Cosa dice agli altri? 
Se restate muti, qualcuno vi considera? Se la risposta e' si', continuate nell'esercizio. 
Se la risposta e' no, e' ora di rivalutare il vostro abito fisico e spogliarvi di quello mentale. 
Sia chiaro non si tratta di un fatto d'estetica, ma di primordiale comunicazione. 
Il proprio corpo e' l'antenna verso il mondo, ricettiva e trasmittente, accogliente o respingente. 
Sono favole che ci si innamora cerebralmente di parole.
L'amore esige e pretende l'anarchia degli ormoni, l'entropia dei neuroni, quel senso inappagabile di liberta' e onnipotenza di possedersi e possedere, l'adorarsi, il prostrarsi di fronte all'opera omnia dell'amarsi. 
Il sesso non e' punto di partenza ma meta, nella costruzione d'un amore, viaggio da esploratore in terre sconosciute, da compiersi in leggerezza e serieta'.
Con la consapevolezza che si potrebbe poi non voler tornare indietro.
Oppure a meta' strada non ritrovarsi piu' viandanti.

2 commenti:

  1. ciao se ci riesci sei da premiare in ogni caso bravo chi riesce a farti sognare e rabbrividire buon 2009

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  2. grazie sempre volare alto, buon 2009 a te :)

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