martedì 27 gennaio 2009

Shoah

Oggi e' la giornata della memoria. 
Dopo Gaza, fatico inesorabilmente, ma devo, in nome dell'antifascismo, del revisionismo, del fascismo che sfrutta ogni occasione per rivendicare cio' che e' invendicabile, la dignita'. 
E tutti coloro che gridano allo stupro, che si vergognino di chiamare 'gnocche' le donne, nelle televisioni, nelle radio, sul web, il rispetto parte anche dal linguaggio. 
Cosi' come l'educazione. 
Partite dal vostro piccolo misero cosmo, di battutacce alla berlusca, di sorrisini ammiccanti da caserma, di stili e modi di vita, che sono ahime' patetici, e impotenti. 
E' il piu' bel dono che possiate fare alle donne, quelle vere, mai in vendita o sul mercato, altro che mazzo di rose virtuali o reali. 
E che le donne si facciano rispettare, mai piu' mamme o crocerossine di maschi adulti, poiche' essere 'gnocca' e goderne, significa anche essere stupide. 
Mentre si puo' essere belle e intelligenti.  Belle dentro e fuori. Brutte e antipatiche. 
Lasciamo questi epiteti da borgata a uomini inappaganti, boicottiamo i media che propongono modelli sessisti, e rivendichiamo la bellezza dell'essere donna, femmina, che gestisce la propria sessualita', amore e vita. 
Chi ha paura delle donne libere, in realta' teme il proprio fallimento di maschio. 
Sono stata ad Auschwitz, e ancora sento le voci. 
Ma odo anche le grida delle mamme di Gaza. 
L'esperienza delle donne in condizioni di estrema vulnerabilita', rivela il loro coraggio. 
Fu una donna che prima di entrare per sempre ad Auschwitz, scrisse: 
- Trovo bella la vita e mi sento libera -. 
Nonostante gli stupri, del corpo e dell'anima.

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