lunedì 19 gennaio 2009

Obamania

A volte rasento l'antipatia, lo so. 
Ma la schiettezza fa a pugni con la diplomazia. 
E' il tempo degli eroi, dei salvatori del mondo, Obama. 
La storia ridonda di martiri, santi e laici, di osanna, Giuda e Ponzio Pilato.
E' il turno di Obama, uno e trino, 
Giano, Sisifo e Atlante, poverello.
Oddio. potrei secernere lusinghe od autoflagellarmi sulla mia sconfinata ignoranza alias pragmatismo.
Assaporare gocce di sapere d'esempio quale miele per l'intelletto, ma io non ce lo vedo proprio l'italiano panzerotto del 2009 compiere siffatte gesta d'audacia fatale. 
Ammesso e non concesso che il benemerito Obama osasse tanto, figuriamoci poi il buon Veltroni o un qualsivoglia iscritto a Facebook. 
Si sa, l'eroismo, la coerenza, duri e puri sino alla fine, immolarsi sull'ara - i capponi sull'aia - chi si commuove, chi piange, chi si strappa l'ultimo capello, la dentiera o la panciera. 
Troppo difficile per me. 
Troppo caustica.

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