mercoledì 26 novembre 2008

Dagli al lama

Pestaggio razzista su un piccolo indiano, botte, sputi. 
Io invece sputo sui provvedimenti anti crisi del Governo, al posto di detassare al volo tredicesime e premi di produttivita', si concede la solita elemosina a quattro gatti, che non migliorano di certo la loro condizione randagia con quaranta euro al mese. 
Arricchiscono solo i produttori di carte di debito. 
Si furoreggia nei telegiornali sulla riduzione delle tariffe energetiche, fatti i conti in tasca sono sconti ridicoli, cosi' come il costo della benzina non e' affatto calato proporzionalmente al prezzo del petrolio. 
Poiche' incidono piu' le tasse governative, che la materia prima. 
Dalle busta paga salariali del 2008, si denota un potere d'acquisto sempre piu' ridotto.
La diminuzione degli assegni famigliari, la decurtazione del premio di produttivita' per lavoratori part time e in malattia, l'aumento dell'aliquota di trattenute fiscali; quest'ultimo grazie al precedente governo Prodi che l'ha elevata al ventisette per cento.
Morale della storia: l'economia italiana e' un serpente che si morde la coda, in quanto il mercato e' fermo perche' la gente non ha soldi da spendere; ragionamento elementare a cui giunge pure il mio micio. 
E mentre l'Europa e l'America programmano interventi efficaci, la nostra patetica Italietta da ruota di scorta, propone i soliti emendamenti d'aria fritta, validi solo per chi e' gia' defunto per fame o con un nucleo famigliare da squadra di calcio. 
D'altronde siamo il popolo degli Unti da Lorsignori.

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