lunedì 17 novembre 2008

Bologna la grassa signora

Oggi in quel di Bologna, nell'opulenta rossa Bologna, arricchitasi anche grazie ad affitti esorbitanti agli studenti universitari e lesinando loro l'acqua per lavarsi, e' scoppiato un silos, sono morti il direttore dell'impianto e un operaio indiano. 
Ecco cosa accomuna le sorti della gente, al di la' di reddito, professione, nazionalita'. 
Talvolta l'opinione pubblica si scatena verso il Cavaliere, reo d'imporre gusti e beni materiali inessenziali, e omertosa invece verso la politica e cultura di sinistra. 
Nel frattempo prosegue la battaglia del no al digitale terrestre nelle case popolari delle regioni rosse. 
Poiche' a chi non sotto sta alla legge del mercato, all'omologazione della dittatura di maggioranza, si prospetta lo sfratto. 
Certo alla fine chi se ne frega, in fondo si tratta solo di cento euro, nulla per un dirigente di ente, tanto per un operaio, poco per chi paga affitti popolari e poi si fa la pay tv. 
Ma diventa una questione di principio, di etica, di valori che pure la sinistra ha perso, e in cio' si ritrova uguale alla destra. 
Altro che cultura popolare, libri, teatro e poesia. 
Pasolini aveva proprio ragione, quando scrisse precursore nel suo 'Petrolio', dell'omologazione piccolo borghese della sinistra, tutti a leggere gli stessi libri, a vedere i medesimi film, tutti a guardare il digitale terrestre. 
Pingui, dai fianchi un po' molli, col seno sul piano padano ed il culo sul divano.

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