domenica 30 novembre 2008

Cipollotti per te

Sono allergica alle rose. 
Mi ci hanno fatta diventare. 
Se avessi raccolto tutte le rose virtuali, oggi farei il giardiniere in una serra.
Anche agli appuntamenti, i pretendenti non alla mano ma ad altro, si presentavano con una rosa rossa. 
Chi nel suo cellophan, chi in una retina di plastica, chi nella paglia quali somari, chi rubata da un'aiuola in tangenziale. 
Il piu' bel regalo lo ricevetti da un barbone, che alloggiava nella strada adiacente alla mia casa, il giorno di Pasqua. 
In comune avevamo il nome, al maschile corrispondente al suo paese calabro di provenienza.
Mi disse che si chiamava De Gasperi e che aveva lasciato la sua terra per trovare lavoro. Il barbone, appunto.
Nella festivita' pasquale quale omaggio mi porto' un mazzo di cipollotti, sulla tovaglia bianca spiccava un lombrico rosso, segno di genuinita', color lambrusco.
Come il vino della mia cantina, da cui si serviva sempre, ovviamente a mia insaputa. 
Il mio micio gradisce le rose. 
D'ogni colore, pure blu artificiale, sperando che non s'intossichi.
Io preferisco orchidee e tulipani, a scelta per tutte le tasche. 
Un bel mazzo di tulipani colorati invita all'allegria, al prato, al sole, l'Olanda su due ruote, dalle case barcone sull'acqua ai muri sorridenti, la folle magia della pittura che pare spalmata col dito da Van Gogh.  
L'orchidea, unica e regina, l'arte fatta in fiore, tropicale e selvaggia, coi suoi petali che si aprono in preludio d'amore, palpitante e viva, in offerta a chi l'apprezza. 
Rara e delicata, da proteggere, coltivare e curare, al riparo dai venti e dal gelo, ripagante e appagante con la sua fioritura che regala emozione. 
Il piu' bel dono d'amore, lo stupore.

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