giovedì 27 novembre 2008

Ne me quitte pas

Troppo stanca per scrivere. 
Speravo di rilassarmi leggendo Jack Folla sull'Unita', e invece no, per l'ennesima volta ritrovo pubblicato il medesimo articolo della puntata scorsa. 
Un euro buttato al vento, che almeno fosse fischia il vento e infuria la bufera, quello della rossa primavera.
Mi domando come puo’ un giornale arginare il mare di lamentele - sara’ che gode dei finanziamenti pubblici - perche’ se si dovesse attribuire il premio qualita’ ai quotidiani, sicuramente non entrerebbe nelle nomination. 
E se fosse prodotto di impresa privata, sarebbe gia’ in corso di liquidazione, senza cassa integrazione. 
Non e’ concepibile nel 2008 compiere errori talmente grossolani, lapalissiani, prosaici, imputabili non a fisiologici refusi di stampa, ma a reiterata sciatteria.
Non voglio nemmeno immaginare che sia frutto di una pensata ad hoc a tavolino, anche se sebbene estinti i correttori di bozze, la tecnologia e i programmi di editoria e grafica segnalano persino quante volte si e’ recato in bagno il direttore del quotidiano. 
Mi indigna solamente la mancanza di rispetto per chi lavora per il giornale, professionisti, e per i suoi lettori, che non dimorano in case popolari dalle maniglie d’oro, non possiedono barche, lavorano da una vita e vanno al cinema soltanto a Natale, vacanze in America solo per il compagno e famiglia Veltroni.

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